sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


C’è una partita che non si gioca in campo e neanche al calciomercato, ma al botteghino. Ed è una partita speciale, perché la più attesa e la più sentita dai tifosi: il derby.

I sostenitori del Toro stanno già facendo il conto alla rovescia all’appuntamento che vale una stagione e tra 25 giorni (salvo variazione dei calendari) all’Olimpico andrà in scena la sfida alla Juve. Un match che torna dopo quattro anni, ma che soprattutto rappresenta la prima volta di un derby dove i “cugini” saranno letteralmente ospiti del Torino. Dopo la partita dell’andata, disputata in uno Juventus Stadium completamente bianconero, la gara di ritorno sarà inversamente proporzionale: dei 25.000 posti solo 1.400 (quelli del settore ospiti) saranno venduti ai tifosi juventini. Il resto sarà a disposizione dei torinisti.

Potendo contare su 8.539 abbonati e con quasi 15mila posti “liberi”, il Toro si cautelerà con un piano particolare per avere l’Olimpico pieno e a suo favore nella partita che vale una stagione. E che allo stesso tempo potrebbe assegnare in anticipo lo scudetto alla Juve. La società granata sta pensando ad un mini-abbonamento per dare la spinta finale al Torino verso la salvezza e soprattutto trasformare il proprio stadio in un bunker granata nell’atteso derby. Presto verrà messo in vendita un carnet di tre partite: probabilmente nel pacchetto verranno incluse le ultime tre sfide casalinghe con Juve, Genoa e Catania oppure in alternativa quelle con Roma, Juve e Genoa. Sfruttando l’entusiasmo dei tifosi (mille persone presenti alla Sisport a Pasquetta) e volendo restituire il favore dell’andata ai bianconeri, il Toro punta a garantire ai propri sostenitori la prelazione per la partita più attesa dell’anno attraverso un carnet che non dovrebbe prevedere il possesso della tessera del tifoso.
[Fonte: La Stampa]

Per Corederoma
Paolo Nasuto