venerdì, Ottobre 04, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Matteo BrighiLe dichiarazioni del centrocampista della Roma, Matteo Brighi, ai microfoni di Sky Sport:

Come stai vivendo questo momento molto felice anche per te? “Sì, è un momento positivo, c’è euforia dopo il derby. Sappiamo che stiamo attraversando il momento della svolta e speriamo. Siamo partiti così e così in campionato, c’è ancora tanto da risalire e speriamo che il derby ci dia questa spinta”.

Questo modulo agevola le tue caratteristiche, oppure con il 4-2-3-1 per te era lo stesso? “Si gioca con un centrocampista in più, magari è più facile trovare spazio. Adesso, il mister pensa che così magari, possiamo rendere di più e finché dura va bene”.

A chi ti sei ispirato in passato e a chi ti ispiri adesso? “Quando vengo accostato a Tommasi, penso sia un onore. Non ho potuto conoscerlo in campo, l’ho conosciuto fuori. Lo reputo una grande persona e quando, magari, mi si associa a Tommasi, sono contento. Da ragazzo mi piaceva molto Mancini, quando giocava nella Sampdoria. Il modello era lui, i ruoli, magari erano diversi, ma il modello era lui”.

Pensi alla Nazionale? “Pensarci no. E’ chiaro che la azionale è il sogno di tutti, però, sto lavorando per me, per la Roma. Mister Lippi sa fare il suo lavoro e sa dove guardare. Non è il mio principale obiettivo. Se verrà, sarà una cosa in più. Adesso pensiamo a far bene per la Roma”.

La Roma non è ancora riuscita a fare due vittorie di fila in campionato e in trasferta va male: è soltanto un caso? “Non sappiamo spiegarcelo neanche noi. Quest’anno siamo partiti tra infortuni e risultati poco postivi. Speriamo, come ho detto, che sia la svolta dopo questo derby”.

Avete incontrato Inter e Juventus: ci sono differenze? “L’Inter è più una squadra di singoli, in ogni momento qualcuno può risolvere la partita. Penso che Ibrahimovic sia il giocatore che in questo momento ha qualcosa n più e che può risolvere ogni partita. La Juve è più gruppo e chiunque entra, magari a sostituire i titolari, fa bene e non mollano mai. Penso sia una bella partita, difficile da pronosticare”.

Brighi ha parlato anche del tecnico dei giallorossi Luciano Spalletti: lo avete mai visto in difficoltà? “Penso che l’allenatore è il primo ad essere messo sul banco degli imputati quando la squadra non va bene. Qua le cose non andavano bene e veniva preso di mira lui, come la squadra. E’ chiaro, che ognuno di noi si sentiva responsabile della situazione. Di cose se ne sono dette tante e penso che la società abbia fin dall’inizio difeso l’allenatore. Penso che abbia lavorato tranquillamente anche durane il periodo non positivo”.

Qual è stato il momento della svolta per te, visto che adesso sei praticamente un titolare inamovibile? “E’ un anno e mezzo che sono qua, che lavoro in silenzio. Preferisco parlare poco. Il mister ha sempre avuto stima, quando c’era da dire qualcosa di positivo lo diceva. Quindi, sono stato tranquillo. Siamo tutti professionisti, aspettiamo la chiamata per metterci a disposizione”.

E’ positivo stare zitti ed essere sempre buon come lo sei tu? “Penso di si. Chi parla poco, chi sa tare al suo posto, secondo me, alla fine è quello che poi se c’è da far fuori qualcuno viene preso ad esempio. Ma va bene lo stesso. Ho detto che c’è chi sa vendersi meglio di me. Questo è un difetto mio e non ne faccio colpa a nessuno”.

Spalletti è il miglior allenatore che hai avuto? “Come gestore di gruppo, penso di si. Da Guidolin a Prandelli, penso di averne avuti di allenatori bravi, ma nella gestione del gruppo, penso che Spalletti sia uno dei migliori”.

La Roma può arrivare al quarto posto? “La Roma deve cominciare a vincere per risalire la classifica. Speriamo di arrivare il più avanti possibile”.