mercoledì, Settembre 25, 2024 Anno XXI


Nonostante la salvezza, il manager italiano annuncia rivoluzioni in estate. “Arroganti e ignoranti”. Paolo Di Canio non usa mezzi termini e attacca parte dello spogliatoio del Sunderland.

Con la Premier conclusa, ieri la squadra (in inferiorità numerica) ha ceduto solo nei minuti finali in casa del Tottenham, l’allenatore italiano mette le cose in chiaro e chiede cambiamenti radicali in vista della prossima stagione accusando diversi giocatori di “scarsa professionalità”.
Sono stati sette infatti quelli multati per violazione del codice di condotta e prima della gara col Tottenham anche un altro tesserato ha dato forfait a causa di un’intossicazione alimentare. Cosa questa che non è andata giù a Di Canio. “Mi ha detto – dichiara riferendosi al giocatore – che non era in condizione di essere della partita senza tuttavia farsi visitare dal medico della squadra. Che per di più ha provato a chiamarlo per tre ore trovando sempre il cellulare staccato. Questa è la situazione al Sunderland”. Amarezza che lascia poi spazio alla determinazione che da sempre lo contraddistingue: “Cose del genere non le ho mai viste, nemmeno allo Swindon Town. In estate ci dovranno essere cambiamenti radicali, dovremo prendere 6-7 giocatori nuovi”. La scintilla che ha difatti acceso Di Canio si è verificata martedì scorso, giorno che ha decretato la matematica salvezza del Sunderland grazie alla vittoria dell’Arsenal sul Wigan. In quella occasione alcuni suoi giocatori sono andati a vedere la gara in un pub e successivamente due di loro hanno festeggiato in un casinò. Si tratta dei difensori Matt Kilgallon e Phil Bardsley, quest’ultimo fotografato sul pavimento del locale coperto da diverse banconote di 50 sterline. La foto ha fatto il giro del web mandando su tutte le furie Di Canio. “Non si tratta di uscire e tornare alle 2-3 di notte – sostiene il manager italiano-, su questo posso anche chiudere un occhio. Ma se poi bevono e barcollano…”. Atteggiamenti poco seri che sono da cattivo esempio ai tanti giovani del settore giovanile. “Che figura facciamo con la nostra Accademia? Come fanno a crescere se devono avere questi esempi?”.
[Fonte: TgCom24]

Per Corederoma
Paolo Nasuto