sabato, Ottobre 05, 2024 Anno XXI


Quarto turno – partita di ritorno – gruppo F
Sporting Clube de Portugal Lisboa (Portogallo) – Roma
stadio José AlvaladeMercoledi’ 7 novembre 2007, ore 20.45
Arbitra il sig. Franck De Bleeckere, della federazione belga

“Where did we come from?
Why are we here?
Where do we go when we die?
What lies beyond?
And what lay before?
Is anything certain in life?
[…]

Move on, be brave
Don’t weep at my grave
Because I am no longer here
But please never let
Your memories of me disappear

[…]

If I die tomorrow
I`d be alright
Because I believe
That after we’re gone
The spirit carries on”

L’approccio alla redazione della presentazione del match di Champions League ha il suo rituale. Non avendo la pressione del pennivendolo di professione, di colui che deve sfornare a getto continuo, qualche giorno prima della scadenza il cervello comincia ad assemblare informazioni, sensazioni, ricordi, appunti.

Poi arriva una notizia importante come la scomparsa dell’Allenatore per antonomasia, anche grande Calciatore secondo i racconti di papa’ romanista, che lo incontro’ sul treno Roma-Torino per 6 ore di aneddoti. Un lunedi’, quando i lunedi’ non erano consacrati agli allenamenti defatiganti, ma per rientrare a casa, in questo caso tra le sue colline e i suoi vini.

E d’incanto nulla ha piu’ un senso. Se non fosse che la vita continua perche’… funziona cosi’. Ci possiamo fermare un attimo, anche qualcosa in piu’, poi dobbiamo riprendere a vivere come prima. Ma non come se nulla fosse. Nils se n’e’ andato ma ci ha lasciato tanto, e’ stato un esempio. Non ha mai alzato la voce, ha sempre rispettato gli arbitri e gli avversari (a suo dire sempre fortissimi) tanto da non voler mai che la sua squadra infierisse, perche’ sapeva che l’orgoglio ferito generava rivincite.

Ci spiace dirlo, ma nel mondo del calcio odierno, un altro cosi’ non esiste.

Ma pur con le lacrime agli occhi pensando all’incontro col Presidente Viola e col Capitano Agostino, dobbiamo ricordare a noi e soprattutto alla squadra, che il match di Lisbona e’ importantissimo.

La Roma ha due problemi atavici: resuscitare i cadaveri avversari, siano essi giocatori o intere squadre, e fallire categoricamente le partite da “ultima spiaggia” o della sicurezza.

A Lisbona ci giochiamo una partita dell’ultimo tipo. La vittoria chiuderebbe praticamente i giochi della qualificazione e renderebbe la trasferta a Kiev e l’ultima col Manchester due amichevoli per le seconde linee. Ma sappiamo benissimo che non sara’ cosi’. La Roma 2007/08 poi, sembra fatta apposta per non smentirci, con tutte le rimonte concesse ad avversari surclassati nel gioco e nelle occasioni.

E il risultato dell’andata non ci mette al riparo da nulla.

Anzi, quel match rimane, per chi scrive, il punto piu’ basso della stagione sul piano del gioco, contro un avversario decisamente mediocre (che, vedrete, ci smentira’ col match della vita). Fondamentali furono pero’ i tre punti.

Lo Sporting viene da un weekend di lusso, con un 4-1 rifilato all’A. Naval 1° de Maio. Joao Moutinho (che ha fallito un rigore), Liedson, Vukcevic e Gladstone i marcatori.

Assenti Derlei e Pedro Silva, ancora alle prese con problemi alle ginocchia.

Al rientro in Champions League il portiere titolare Vladimir Stojkovic, serbo, alto 1,95, titolare della nazionale di Javier Clemente e lanciato dalla Stella Rossa di Walter Zenga. Liedson, in gol all’Olimpico, resta il nemico numero uno delle difese avversarie. Anche l’incubo di coppa di Lega Fatima e’ stato disinnescato con la vittoria in trasferta per 3-2.

In campionato rimangono i sette punti di distacco dal Porto ai quali si aggiunge la lunghezza dal Benfica. Rispetto alla partita di andata contro i giallorossi, lo Sporting ha dunque perso una posizione.

Ripetiamo che il momento piu’ fulgido della storia dello Sporting, fondato nel 1906, e’ la vittoria della Coppa Coppe 1963-64. Gli storici ricordano come imprese anche il risultato di due incontri: la valanga ai ciprioti dell’Apoel (16-1) e un 5-0 al Manchester United.

Con poca originalita’ lo stadio si chiama nuovo José Alvalade. Modernissimo, costruito per gli Europei del 2004, e’ stato inaugurato il 6 agosto 2003. Il “vecchio” fu inaugurato il 10 giugno 1956.

Vediamo chi e’ Paulo Bento, l’allenatore. Classe 1969, ex centrocampista dello Sporting ma anche del Benfica, siede in panchina dall’ottobre 2005. Vanta una coppa portoghese da giocatore con l’Estrela Amadora (1989/90) e una col Benfica (1995/96). Dopo quattro stagioni di esilio in Spagna al Real Oviedo, ha partecipato al double dello Sporting nel 2000/01. Passato ad allenare la primavera nel 2004, ha subito vinto il titolo nella categoria; e’ passato alla massima panchina l’anno successivo, rimpiazzando l’esonerato José Peseiro e infilando dieci successivi consecutivi tra gennaio e aprile 2006. L’unica sconfitta della stagione, col Porto, ha deciso anche il titolo, andato ai Dragoni, che hanno rincarato la dose vincendo la semifinale di coppa ai rigori. L’anno scorso si e’ dovuto accontentare della seconda piazza e l’accesso diretto alla Champions condito dalla coppa portoghese contro il Belenenses. Questa e’ la prima stagione da coach con il patentino completamente in regola con le norme Uefa.

L’arbitro dell’incontro sara’ il signor De Bleeckere, quarantunenne belga, manager in pubbliche relazioni a Oudenaarde. Ha gia’ diretto 25 match di Champions e curiosamente per i De Bleeckere arbitrare e’ un vizio di famiglia: prima di lui sono stati ufficiali il nonno e il padre René. Sposato, una figlia, parla quattro lingue straniere. Arbitra dal 1984 ed e’ internazionale dal 1998. Ha fischiato a Valencia nel 2003 (Valencia-Roma 0-3) e a Milano (Inter-Sporting 1-0 un anno fa). Ma la Roma l’ha diretta anche nel 2001 (Boavista-Roma 0-1) e nel 2004 (Villareal-Roma 2-0). L’anno scorso era il direttore di gara della semifinale Milan-Manchester 3-0.

Auguri al nostro terzo portiere Julio Sergio, 29 anni l’8 novembre.

Il sito ufficiale dello Sporting e’: http://www.sporting.pt/

Malgrado in homepage sia segnalata una versione inglese non disponibile, il sito e’ funzionale e offre tutto quello che e’ necessario al tifoso di una squadra di calcio moderna.

Come promesso gettiamo un rapido sguardo agli altri gruppi.

Ci potremmo soffermare sul gruppo C dove Ballotta, portiere biancoceleste, ha battuto il record quale giocatore piu’ anziano della manifestazione.

A parte gli scherzi, nel turno che puo’ gia’ fornire i primi nomi di squadre qualificate agli ottavi, nel gruppo A rischia il Liverpool con un solo punto in tre incontri. Una vittoria sul Besiktas potrebbe non bastare.

Nel gruppo E, con lo Stoccarda fuori concorso, il Lyon tenta di rientrare nella scia di Rangers e Barcelona. Da seguire. Cosi’ come Valencia-Rosenborg nel gruppo B.

Ne gruppo D spareggio Celtic-Benfica. Nel gruppo H sta per suonare la campana per lo Steaua.

E’ giunta l’ora delle prime sentenze.