giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


Questa è una città speciale per esaltare i giocatori. Fino a ieri avevo sentito dire che quel Vucinic fosse “mejo de” Cristiano Ronaldo e che il figlio di Alex Ferguson lo spiasse segretamente per portarlo alla corte di Manchester. Ma non scherziamo, qui ci troviamo di fronte ad un Fabio Junior di colore bianco, e che si sfila la maglietta ogni volta che segna come giocasse una finale mondiale.

La verità è che il numero nove della Roma non ha la stoffa del centravanti. Un vero nove, la palla, la mette dentro. Non si mette a far giochini idioti. Il tentativo di cucchiaio sulla prima occasione di ieri fa ridere. E la palla scaraventata a due metri dal palo, col portiere battuto, ci fa perdere due punti preziosissimi. Sul tentativo di cucchiaio bisogna dire: Lasciate a Totti quel che è di Totti. Giocatori minori, o se volete minorati, non devono neanche pensarle certe cose.Il rigore a cucchiaio di Milano è vergognoso e non m’importa se De Rossi è di Ostia. Basta con questo protezionismo verso i romani. Perché quella coattata ci poteva costar cara. Purtroppo stando al fianco di Totti questi giocatori finiscono per subire un’influenza negativa. Nasce e si diffonde la sindrome Totti, il voler imitare non avendone le capacità. E così pure Perrotta si lascia andare a goffi colpi di tacco. Narcisi impazziti che finiscono per affogare nel lago. E noi con loro! Questa Roma bella che balla poco, tutto fumo e poco arrosto, spaccona e sprecona, rugantina e fregnona. Mancini che adesso, ogni volta, tenta il ballo di san Lione! È ridicolo, perché ormai gli avversari lo conoscono e restano fermi, mentre lui continua a ballare sul posto, e noi a strillare “e vai, vai!!” come scemi. Spalletti lo toglie pure stavolta che portava la fascia da capitano. E per cinque minuti ci tocca anche vedere Ferrari con quella fascetta al braccio.

E Marangao? Anzi, Doni (è più appropriato). Sarà pure il portiere del Brasile, ma sta sempre fuori, come una puttana, forse a prendere l’aria?? Intanto abbiamo già incassato 16 reti, e la difesa si sbriciola, ad ogni partita, come un wafer.
Parole sante quelle di mister Capello alla Domenica Sportiva: “A Roma dopo una partita vinta ci si sente i più forti del mondo”. Adesso potevamo essere ad un solo punto dall’Inter e invece restiamo dietro, a guardare, col naso nel culo viola. Certo, col bel gioco “se divertimo…”, ma ce la faremo ad arrivare tra le prime quattro?? E menomale che “il campionato si vince contro le piccole…”.