mercoledì, Settembre 25, 2024 Anno XXI


ROMA – Immaginate le regale City Hall, con il sindaco Boris Johnson che fa fatica a entrare negli uffici della sede del London Mayor perché spintonato da venditori ambulanti di ricordini del Royal baby. Fate poi un salto (rigorosamente virtuale, usate Street View) nella Place de l’Hôtel de Ville di Parigi: la visione di un Bertrand Delanoë assediato da improvvisati commercianti di bandierine da tifo per il Tour de France potrebbe apparire solo nei vostri sogni.

Adesso, invece, fate un salto (realissimo) in piazza del Campidoglio, entrate nella dimensione del «qui e ora» e recatevi (magari in bicicletta, ma attenzione alle buche e alle non-piste ciclabili) nel centro di Roma, sulle scalinate d’accesso della sede dell’amministrazione di Roma caput mundi.

Non è un sogno, forse più che altro un incubo lo sciame insistente di venditori ambulanti abusivi che assediano i turisti (e perché no, anche i romani che vanno a lavoro). Il ronzio sussurrato che spesso si fa urlo di chi vuol vendere a tutti i costi cianfrusaglie e bottigliette d’acqua. Lo spirito imprenditoriale di chi sistema lunghe bancarelle alle pendici del più piccolo Colle di Roma, ma del più importante, considerando che è sede dell’amministrazione del governo della città: dove si votano ordinanze, leggi e decreti per rendere più vivibile la città.

L’ordine del giorno di questa mattina (non quello deciso dai politici, ma quello scritto con gli sguardi da turisti e romani) era: “Possibili che alle pendici del Campidoglio, nel cuore della legalità della città, ci siano decine di venditori ambulanti e abusivi che sfidano senza fatica la scalinata e vendono di tutto? Possibile che nessuno faccia caso a quell’uomo che prima è passato in un supermercato, poi si è piazzato sulla scalinata e imbracciando spavaldo una vistosa confezione di bottigliette di acqua vendute al triplo del prezzo originario?”. Il venditore sale e scende le scale del Campidoglio, vende l’acqua, ogni tanto beve un sorso perché il sole brucia, fa affari ed è tranquillo.

E i vigili dove sono? In strada, certo, come ha richiesto l’amministrazione capitolina, ma all’ombra: una coppia di agenti si ripara dal sole, osserva mentre l’ambulante abusivo continua a vendere. E non è l’unico. Ci sono gli imprenditori dell’abusivismo che installano veloci bancarelle dove vendere occhiali, quelli che provengono da magazzini clandestini che smerciano articoli contraffatti e pericolosi, perché non rispettano la normativa dell’Unione Europea.

Ci sono ivenditori ambusivi, ma anche mendicanti. Come quella vecchina vestita di nero che stende una mano in attesa di uno sguardo di civiltà mentre il sole assedia l’anziana che si trasfroma in un fagottino scuro.

Anche l’Altare della Patria non si salva. C’è un piccolo esercito, una truppa di ambulanti che spezza la scenografia offerta da quella che i romani chiamano “macchina da scrivere”. Gli ambulanti e abusivi sono schierati proprio sul marciapiede che dà su piazza Venezia: ombrellini, cappellini, il mercatino resta aperto.