martedì, Settembre 24, 2024 Anno XXI


Stefano PedicaAve Romanari, brutta storia il pullman del Verona preso a sassate.

E’ roba da teppisti codardi.
Un gesto che niente a che fare col tifo, ma che si rifà a una violenza idiota e gratuita.
Roba da minus habens.

Pochi giri di parole.

Ecchelalà invece, puntuali come mosconi attorno a un escremento fumante, spuntare i soloni della politica Italiana.

A giudicare.

A biasimare.

A predicare.

Il Sindaco di Verona Tosi la butta, naturalmente, sul campanilismo padano.
Gli argomenti veri per fare Politica vera li ha finiti da un pezzo.
Quindi s’attacca… sì, va beh… s’attacca ar… ci siamo capiti.

Prandelli che, anche se non lo è, parla come un politico consumato: una ventata di inutilità e un luogo comune non li fa mai mancare.
Possiamo stare tranquilli.
Infatti.

Ma il Tapiro d’Oro, a questo giro, se lo aggiudica Stefano Pedica che, dal Cantiere Democratico, urla il suo pensiero forte e risolutivo:

“Non si può restare inermi davanti a un calcio malato. Serve tolleranza zero e una società come la Roma non può accettare di avere al seguito tifosi che si comportano da criminali. A queste persone e a tutti i tifosi violenti d’Italia bisogna mandare un segnale forte. E l’unico modo per farlo e’ di chiudere le porte dello stadio per tutto il campionato. O si usa il pugno duro, o la violenza e’ destinata a crescere a dismisura”.

Quindi, visto che in Italia non si riesce ad individuare e punire adeguatamente quei coglioni che commettono questi gesti criminali, si decide di proibire a tutti di andare allo stadio.

Logica perfetta.

In linea con la situazione sociale allucinante di questo Paese.

Non a caso si fa politica, vero Signor Pedica?

Però, visto che ai più risulta evidente e tangibile che il vostro contributo, come Politici, al bene comune è pari allo zero (che, anzi, in molti casi si possa parlare di danno e dolo) allora perché non smetterla di blaterare parole tonanti, ma vuote, e non cominciare un’onesta carriera da braccianti?

Perché la Patria non ha bisogno delle sue prediche, Onorevole Pedica, ma del suo sudore.

Non parole muscolari, ma muscoli pronti a parlare per lei.

Forza e coraggio.

Viva l’Italia.