venerdì, Ottobre 18, 2024 Anno XXI


Il fatto risale all’ottobre del 2012 dopo l’1-5 di campionato. Il 20enne inizialmente condannato a tre mesi e 23mila euro di multa.
La Spezia – L’appuntamento con la giustizia era programmato per la giornata di ieri. Luogo dell’appuntamento il tribunale di Livorno dove si svolgeva la prima udienza contro un ultras dello Spezia, indagato per aver acceso un fumogeno durante la partita Livorno-Spezia svoltasi l’8 ottobre dello scorso anno presso lo stadio “Armando Picchi”, gara peraltro vinta dagli aquilotti con un storico 1-5.
Il 20enne spezzino, nell’occasione difeso dall’avvocato Massimo Lombardi del Foro della Spezia, era stato condannato con decreto penale di condanna a tre mesi di reclusione, convertita poi in una multa salata, di 23mila euro oltre a due anni di diffida. Tramite il legale fiduciario ha proposto opposizione, annullando pertanto la multa e facendo cominciare il processo volto ad accertare la sua responsabilità.
L’avvocato Lombardi, che ha preparato le carte difensive, parla di una “eventuale condanna ingiusta dal momento che l’artfizio pirico è stato usato dal giovane esclusivamente con modalità coreografiche, non è stato lanciato né usato in altro modo pericoloso”. Esiste peraltro in Italia un unico precedente, su cui baserà la fase difensiva l’avvocato Lombardi: parliamo dell’assoluzione di un capo ultrà del Bologna reo di aver acceso un fumogeno, al di fuori dallo Stadio “Artemio Franchi” di Firenze, subito dopo il cosiddetto derby dell’Appennino. “Ci sembra alquanto paradossale non aver visto così tanta solerzia durante i festeggiamenti per la promozione del Livorno in serie A”, aggiunge Lombardi.
[Fonte: Città della Spezia]

Per Corederoma
Paolo Nasuto