martedì, Settembre 24, 2024 Anno XXI


E’ successo di tutto o forse non è accaduto nulla, è tutta una questione di
prospettiva, di dove guardi col cuore, invece che con gli occhi. Finalmente ce
l’hanno (ce l’avete) fatta, il primo stop romanista è arrivato, come un
semaforo più rosso che giallo, alla faccia del giallo-rosso. La squadra che
aveva avuto tanta fortuna e qualche aiuto arbitrale, vincendo casualmente le
prime dieci partite ieri non c’è l’ha fatta. Contenti voi, contenti tutti. I
benpensanti, i ladri, gli arbitri, i politici, i professori, gli avvocati, i
pennuti arruffoni, i pescivendoli, i tabaccai, i fruttivendoli, gli
imprenditori, le casalinghe e le mignotte. Ieri davanti al televisore sui
vostri bellissimi alberi c’eravate tutti, e il consiglio migliore è quello che
conviene rimanerci su quei rami, ben nascosti ed infingardi. Ecco questa era la
prima prospettiva. La stessa del comico Ventura, che ieri si è posizionato al
centro della scena, da buon genovese paravento, esultando prima, durante e dopo
come se avesse vinto la finale di Champions League. Soave poesia. Vedere i
giocatori del Toro festeggiare sotto la loro storica curva Maratona un pareggio
casalingo ottenuto in superiorità numerica non ha prezzo. Chiedere per
ulteriori informazioni al signor Banti di Livorno che forse ha confuso l’
amaranto della sua squadra del cuore col granata del Toro. Come diceva il noto
umorista Ennio Flaiano: “l’italiano ha un solo vero nemico, l’arbitro di
calcio, perché emette un giudizio”. Aveva ragione ed essendo per l’appunto in
Italia o stravinci o non vinci. Per la precisione questa era la seconda
prospettiva. Pausa e Forza Roma. La terza forse la migliore se non la più bella
è quella che si vedeva dal settore ospiti, con tutti quei fantastici sguardi
fieri e tronfi, oggi più di ieri. Altra Pausa e sempre Forza Roma. Per fortuna
o maledizione, al 17 del st Cerci (finto romanista) ha rotto l’incantesimo
della favola di Garcia, che nel giro di due mesi è diventata una sfavillante
realtà, ridando la Roma tutta alla Roma stessa. Visto che ora mai era una corsa
continua contro se stessi più che contro tutti, contro la storia, i record e l’
Europa intera. La tabellina del tre si è fermata per la ricreazione, la
prossima ora si chiamerà Sassuolo, poiché il football, come dice Al Pacino è
una questione di centimetri e tre punti contro gli emiliani sono uguali ai tre
punti degli juventini e dei napoletani. Anzi sono migliori, perché se
arriveranno saranno sudati ma onesti. Di fatti l’onestà, che ai mediocri
impedisce di raggiungere i loro fini, per gli abili è un mezzo di più per
riuscire nella vittoria. Quindi fate attenzione perché chi scalza il muro
(giallorosso), quello prima o poi gli cade addosso. Questa è la vera differenza
tra noi e voi e dunque Forza Roma più che mai.
Filiberto Marino