venerdì, Settembre 27, 2024 Anno XXI


da STADE 2 – laroma24.it

Rudi GarciaRudi Garcia è stato ospite della trasmissione del canale francese ‘France 2’. Queste le sue parole:

“Quando sono arrivato c’era un clima negativo intorno alla squadra, perchè sono passati due anni da quando non si centrava la qualificazione all’Europa. Questa mentalità non mi piaceva ed ho voluto dare fiducia ai giocatori. Ero frustrato inizialmente perché non mi capivano con facilità, però ne ho fatto una questione d’onore e adesso parlo italiano e tutti mi capiscono”.

Il commento sulle inseguitrici: “La Juve è costruita per vincere lo scudetto, noi ancora no, e abbiamo bisogno di qualificarci per l’Europa League o forse la Champions. E’ normale che i tifosi sognino, ma bisogna essere misurati. Finire tra i primi cinque è già un ottimo risultato”.

Sulla sconfitta della Francia: “Abbiamo i mezzi, ma dobbiamo fare di più. Ci vorrà una squadra di combattenti, di guerrieri” L’ex LOSC ha notato molto pessimismo attorno alla Nazionale: “Va’ combattuto con forza questo stato d’animo cupo che ruota attorno alla Francia, il calcio nasconde sempre qualcosa di speciale e si può invertire la tendenza. Dobbiamo dimostrare a tutti che siamo la Francia, noi siamo i bleu e dobbiamo giocare per la Francia e per i milioni di telespettatori che ci guardano”.

Le piacerebbe diventare ct della Francia? “Mi piacerebbe che martedi’ la Francia di Didier Deschamps vincesse e si qualificasse per i mondiali io sto molto bene alla Roma, dove per quanto mi riguarda mi comporto come se dovessi rimanere per sempre“.


da EUROPE 1 – laroma24.it

«Fra i giornalisti ci sono molti tifosi della Roma, quella frase (“adesso mi sento romanista”) la dissi dopo il derby. Fino a quando non lo si gioca non si può essere romanisti appieno»: lo ha detto stasera Rudi Garcia ai microfoni della radio francese, rispondendo a una domanda sul suo successo a Roma e su quella frase pronunciata dopo Roma-Lazio.

«Per noi, il derby – ha aggiunto Garcia – è stato un modo straordinario di poterci riscattare subito». «Ci vogliono regole per tutti, come in famiglia – ha spiegato Garcia descrivendo il suo metodo di gestione della squadra – gli orari, gli esempi, il rispetto di un’identità di squadra che sia combattiva, unita, sempre nelle regole del fair play».

Totti? «La forza dei grandi campioni, come Francesco Totti, è rimanere di umili, accessibili – ha detto ancora Garcia – lui è un campione eccezionale, ha solo voglia di vincere. E io gli ho detto subito soltanto che avevo e ho voglia di vincere con lui».

«Fare il ct della propria nazionale è la cosa più bella per un allenatore. Ma adesso sono italiano, fra virgolette, e sono molto fiero di essere romano e di lavorare con il gruppo che ho a Roma», rispondendo a una domanda sull’eventualità di poter diventare un giorno ct della Francia.