Categorie Articoli by CdR Scritto da r. cdr lunedì, 12 Novembre alle ore 10:44
Dura poco la gioia del derby, due brutti pareggi, diversi nella loro natura, e soprattutto il dispiacere per un altro pezzo della storia giallorossa che se ne va. Si è purtroppo spento il barone Nils Liedholm. In diversi modi CdR ha ricordato il tecnico del secondo scudetto della nostra storia. Qui riportiamo come omaggio alcuni messaggi postati immediatamente dopo la notizia del decesso. Romatto: “CIAO BARONE, C’HAI RESO L’ADOLESCENZA DIVERSA…. CO’ TE AVEMO VISTO ER SOLE. Una persona IMMENSA che ha cambiato per sempre l’immagine della AS ROMA. Senza il Barone non avremmo vinto un cazzo, e non saremmo diventati una GRANDE SQUADRA. Pur riconoscendo grandi meriti a DINO VIOLA, che e’ STATO UN OTTIMO PRESIDENTE, ma senza grandi mezzi economici… L’UOMO DELLA SVOLTA E’ STATO LUI”. Oreydicrocefieschi: “Un pezzo bello grande della mia infanzia e la ROMA piu’ bella di tutte e i tifosi che ti portano in spalla al vecchio Marassi e io che ancora non ci credo e mio padre che mi dice: goditela che per noi romanisti certe gioie sono rare”. Marforio: “Ciao Grandissimo Barone. Orgoglioso di aver visto la tua ROMA trionfare. Ti sia lieve la terra, sia dolce il tuo vino nel Paradiso”. Tornando al calcio giocato la trasferta di Empoli si è riuscita a trasformare da un tranquillo sogno ad un incubo bello e buono. In vantaggio di due reti e dopo averne sprecate in quantità industriale la Roma è riuscita nella non facile impresa di farsi rimontare due reti. Diverse le colpe divise certamente tra giocatori e allenatore che però è finito, piuttosto giustamente, nel mirino di moltissimi dei messaggi lasciati nell’avvelenato post-partita. Incredulo Carletto 1-9-8-5 che si trova a domandarsi il “perchè sta squadra diventa così fragile?? perchè non hanno continuato a giocare come nel primo tempo? gli spazi c’erano maledizione… sembra come se la volontà dei nostri venga sopraffatta da quella di chi è più determinato… come se appena le cose non girano bene, mandano tutto a puttane… ma si può??” Ci sono stati ovviamente anche i messaggi di chi non se la sente di condannare il tecnico ma più che altro i giocatori per i troppi errori sotto porta. Tra questi Lucky Luke che sottolinea come Empoli è “l’ennesima partita buttata nel cesso con le nostre mani! Se l’Inter producesse le palle gol che produce la ROMA finirebbe le partite 8 a 0… Non si possono mangiare tutti quei gol, proprio non si può!” Anche Carlito è dell’avviso che si è avuta “una sufficienza in attacco oggi da prenderli a schiaffi tutti e il tecnico c’è da ammazzarlo solo perchè non è sceso in campo a prenderli a cazzotti. Questa è la vera colpa di Spalletti. Ricordo che queste partite del cavolo le abbiamo viste anche con IL tecnico del quale non voglio dire il nome ma che ha vinto in tutti i posti dove è andato. A ROMA quando vinciamo 3 partite e derby pensiamo di passeggiare ovunque, questo è il problema e non lo risolvi solo con il tecnico”. Discorso simile anche per Gabbagabbahey che ironicamente si chiede se “esiste un’altra squadra in campo europeo o mondiale che grazie al suo gioco riesce a portare davanti al portiere avversario i propri calciatori (per lo più riserve) per ben dieci volte in un’unica partita? Sì? Beh, fuori i nomi di queste squadre perché io non li conosco. Per chi pensa che il male della ROMA sia Spalletti gli direi di andarsi a riguardare il film di Empoli – ROMA. Altro 2 a 2 poi nel mercoledì europeo in casa dello Sporting Lisbona. Pareggio riacciuffato grazie ad un vero e proprio colpo di fortuna nei minuti finali. Contro lo schieramento proposto va Er Pasquino che ritiene “Assurdo giocare in questo modo … perrotta inesistente, bastava non metterlo e far giocare brighi dall’inizio, era una squadra più equilibrata, invece tra l’ultimo difensore e il “centravanti” ci sono 60 metri con relativo buco in mezzo al campo….” Sulla mancanza di tigna e di furore agonistico anche Petra dice la sua: “Le assenze pesano ed è vero. 4-5 titolari non si regalano a nessuno Riguardo alle scelte e all’apporto di Spalletti in quest’ultimo periodo Apollo_Creed si lascia andare ad una divertente parafrasi: “Come dice Rino Tommasi commentando il tennis e parlando di giocatori medi: “CHIAMATO A TOCCARE DI FINO, RIVELAVA LE SUE UMILI ORIGINI.” Parafrasando direi: “SPALLETTI, CHIAMATO A LAVORARE DI CESELLO E A FAR COMPIERE IL SALTO DI QUALITA’ ALLA ROMA, RIVELAVA LE SUE EVIDENTI LACUNE”. Di mentalità, gestione delle risorse sul mercato, gestione dello spogliatoio, gestione dell’organizzazione (ritiri eccetera) e anche di comprensione del gioco”. Domenica sera tocca al Cagliari scendere all’Olimpico e i tre punti sono d’obbligo, per continuare a sperare nel primo posto e per non rischiare di vivere di rimpianti già a questo punto della stagione… Di POLLASTRO |