venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


Ave Fratelli Romanari, prima di tutto vorrei fare i complimenti a tutti i partecipanti ed organizzatori della serata a teatro. Tanta roba. Ma così tanta che manco noi sappiamo quanta…

Antonio MastropasquaTornando alle vicende di questo bizzarro paese, scopriamo che la fellatio è l’unica campagna elettorale vincente e che il parlamento racchiude il meglio delle operatrici di questa nobile applicazione amorosa. Bene a sapersi. Ma non di questo vorrei parlare.

Antonio Mastrapasqua, nato a Roma il 20 settembre 1959. Chi è costui?
Non è così facile rispondere a questa semplice domanda.
Sì, è vero, è il Presidente dell’INPS, ma sarebbe quantomeno riduttivo definirlo solo così. I suoi incarichi e relativi stipendi non si contano più.
C’è chi parla di 24, chi di 25.
Chi addirittura negli anni passati arrivò a contarne più di 50.
Una mole di lavoro e responsabilità che neanche un cyborg potrebbe reggere.
Invece il nostro in tutto questo trova anche il tempo per farsi indagare per rimborsi illeciti e fatture gonfiate all’Ospedale Israelitico di Roma.
Naturalmente questo stakanovista degli incarichi non poteva che esserne il Direttore Generale.
Ca va sans dire.
Per non farsi mancare nulla, poi, riemerge il fatto che la sua Laurea in Economia e Commercio sarebbe stata taroccata con la complicità di tre bidelli birbaccioni.
Ci fu un processo ed una sentenza che, però, non hanno fermato questo stallone delle poltrone: un furore di potere così non lo può fermare nessuno. Figuriamoci la Giustizia Italiana.
Ora, cosa le devo dire, caro Dottor Antonio Mastrapasqua?
Io di fronte al genio ed al talento rimango sempre ammirato e, quindi, non posso che guardarla come farei con un’opera di Raffaello o di Michelangelo.
Siete voi le famose eccellenze Italiche. O il Made in Italy, come ci piace dire.

Questo Tapiro CdR lo aggiunga a tutte le sue cariche e a tutte le sue onorificenze.
E’ misera cosa, lo so, però questo posso darle. Oltre ad un consiglio, se me lo permette. Anche sua moglie, si dice, avrebbe la passione di raccogliere incarichi come figurine. Dia una controllatina alla sua agenda e cerchi di trovare un attimo per svolgere quegli obblighi coniugali che il matrimonio le imporrebbero. Perché non vorrei che proprio lì qualcuno le “fotta” il posto, Caro Mastrapasqua.

“Presidente dei Cornuti” non suona bene come incarico.