venerdì, Ottobre 04, 2024 Anno XXI


Partita di nobili origini ed antica tradizione quella fra Genoa Cricket and Athletic Club 1893 e Roma, partita che ha radici profonde nella storia del nostro campionato e che presenta spunti storici e statistici di notevole interesse e curiosità.

Il Genoa, maglia a quarti rossoblù, calzoncini blu, calzettoni blu con bordo rosso, secondo l’Album dei Calciatori Panini, è la squadra che, doriani a parte, è nel cuore di tutti noi che amiamo il calcio. Sia per le sue origini, sia per la sua storia e le sue indubbie e radicate tradizioni, va da sé che il “Vecchio Grifone” è la “Seconda Squadra” di tanti tifosi.

Il Genoa c’è sempre stato nel Campionato di Calcio, tanto che nel Torneo 29-30 è secondo a due soli punti dall’Ambrosiana di Meazza che vince lo Scudetto. E’ il Genoa di Levratto, mitico attaccante degli Anni 20-30 del quale si favoleggia sfondasse le reti ed al quale venne anche dedicato un motivetto assai simpatico “…sei meglio di Levratto, ogni tiro va nel sacco, ohohoh che centrattacco…”. Levratto fu autore di due reti nel primo incontro ufficiale a Genova fra rossoblu e Roma. Finì 3-1 per il Grifone. Si capì subito che a Marassi i giallorossi avrebbero avuto poca gloria, infatti assai avaro di soddisfazioni è il bilancio totale: 21 vittorie a 5 per il Genoa, con tre di queste ottenute dalla Roma negli Anni 80.

Ritorniamo agli Anni Ruggenti. Il primo gol romanista è di “Sciabbolone” Volk nel pareggio 1-1 del 31/32. Dopo quel pareggio sono ben 4 le sconfitte consecutive dei romani e, addirittura nell’anno dello scudetto 41/42, il Genoa strappa alla Roma 4 punti su 4 battendoci a Marassi 2-0, con doppietta dell’ala sinistra Ugo Conti, e replicando 1-2 nel ritorno allo Stadio P.N.F.

Il 13 porta alla Roma la prima vittoria in casa del Genoa, infatti è al tredicesimo tentativo, dopo 7 sconfitte e 5 pareggi, che espugnammo Marassi con un classico 0-2 marcato Amadei e Krieziu.

Si riprende alla fine della guerra e nel 46/47 è 3-0 per i genoani, ma l’anno dopo troviamo la più eclatante e rocambolesca vittoria romanista in Liguria. Si gioca il 4 gennaio 1948 e, dopo 13 minuti, il Genoa vince 2-0 grazie ai gol di Cattani e Dalla Torre. La Roma reagisce e, nel giro di 29 minuti, ribalta il risultato con una strepitosa tripletta del “Petisso” Bruno Pesaola che va in gol al 20°, 28° e 42°. Chiude lo score sul 2-4 al 65° l’attaccante Stefano Ferrari. Una vittoria per molti versi storica e che resisterà per ben 33 anni, finché un certo Roberto Pruzzo…. ma ci arriveremo gradualmente.

Il calcio a volte ci offre curiosi intrecci storici e statistici. Prendiamo la stagione 50/51. La classifica finale recita Roma 19ª con 28 punti e Genoa 20° con 27 punti. Entrambe retrocedono in Serie B e per i Grifoni la beffa è doppia, avendo tolto alla Roma 3 punti su 4.

Nella stagione 51/52 in Serie B si verifica ancora quello che già era successo nell’anno dello scudetto romanista: il Genoa batte la Roma sia all’andata che al ritorno, ma la Roma vince il Campionato, che all’epoca prevedeva soltanto una promozione e lo spareggio della seconda contro l’ultima salva della Serie A. A Marassi finisce 1-0, gol di Melandri, così come nei due successivi incontri del 53/54 e del 54/55 sempre terminati 1-0.

Pareggio ricco di reti nel 55/56, un 3-3 con doppietta di Firotto e Fonda per il Genoa e doppietta di Stefano Nyers e pareggio finale di Egisto Pandolfini per la Roma. Sonante il 4-2 per il Genoa della stagione 57/58 con doppiette di Barison e Abbadie e reti romaniste di Magli e Nordahl.

Il 21 dicembre 1958 Genoa-Roma viene sospesa per la pioggia, ma si recupera il giorno di Capodanno del 1959 ed è un bellissimo 2-2 con doppietta ancora di Paolone Barison e reti romane di “Raggio di Luna” Arne Selmosson e Griffith.

Malgrado la vittoria per 1-0 del 59/60 il Genoa scende in Serie B, dalla quale ritornerà soltanto nella stagione 62/63 nella quale a Marassi finisce 2-2, con pareggio finale per la Roma di John Charles che, la domenica successiva in un Roma-Sampdoria 2-0, segnerà la sua ultima rete italiana.

Soltanto altri due incontri negli Anni 60, anni difficili per il Genoa spesso in serie cadetta. Nel 63/64 un perentorio 3-0, mentre l’anno dopo finisce a reti bianche. Negli anni successivi il Grifone sprofonda addirittura in Serie C, ma con l’orgoglio proprio del popolo e della tradizione genoana già nella stagione 73/74 lo ritroviamo in Serie A. Il vostro “statistico” ricorda con grande emozione la gara del 4/11/73 alla quale era presente. Finì 2-1 per il Genoa, gol di Sidio Corradi, bionda ala sinistra che diventerà poi suocero di Sebastiano Rossi, portiere pluriscudettato del Milan, pareggio al 75° di Angelo Domenghini e gol della vittoria genoana di Gigi Simoni, allora capitano rossoblù, al 78°. Marassi era bellissimo e, malgrado la sconfitta in quella che fu la gara d’esordio in serie A del giovane terzino romanista Claudio Ranieri, oggi allenatore della Juventus, l’esperienza fu indimenticabile. Qualche anno dopo, ricordando quella domenica a Marassi, compresi il perché sentivo la Curva Sud e il suo “essere tifoso della Roma” così vicina alla Gradinata Nord genoana.

La stagione 76/77 si aprì con un bel Genoa-Roma 2-2, reti di Oscar Damiani, Prati, Pruzzo e autorete finale di Rossetti. Roberto Pruzzo, giovane promessa del calcio italiano che presto scenderà a Roma per entrare nella Storia… Piccola curiosità: quella domenica in porta per la Roma giocava il portiere di riserva Francesco Quintini.

Gli Anni 80 hanno rappresentato per la Roma l’ingresso in pianta stabile nel Gotha calcistico e Marassi è diventato terra di importanti e “storiche” imprese.

Stagione 81/82, l’ambizioso Genoa viene sconfitto 0-1 in casa grazie ad una rete in apertura di Roberto Pruzzo e Franco Tancredi para un rigore a Vandereycken, forte centrocampista belga arrivato a Genova dal Bruges, squadra che in quel periodo ottenne importanti risultati nelle Coppe Europee.

Roberto Pruzzo: la storia lo chiama l’8 maggio 1983 e lui risponde presente. Gol del vantaggio su cross di Agostino e pareggio di Fiorini. ROMA CAMPIONE D’ITALIA e Genoa salvo.

Stagione 83/84. Genoa Roma 0-2, doppietta di Ciccio “Pelè Bianco” Graziani. La partita del famoso numero di Falcao che danza sulla palla all’altezza della linea di fondo campo e dribbla Onofri con un tunnel. Onofri, il Capitano del Genoa, si gira e gli dà la mano… altri tempi.

Retrocede il Grifone, ma torna nella stagione 89/90 e qui incrocia Rudi Voeller, il Tedesco che vola e incenerisce Marassi con una doppietta. Finisce 0-2 e la Roma di Radice decolla.

Il Genoa torna a vincere nella stagione 90/91 con un secco 3-0 a cui fanno seguito due pareggi, 1-1 gol di Aguilera e Hassler nel 91/92 e 0-0 l’anno dopo, e ancora due vittorie rossoblu, 2-0 gol di Lorenzini e Nappi che battezzarono l’esordio da allenatore di Carlo Mazzone nella Roma, e 1-0 gol di Skuhravy nell’ultimo precedente della stagione 94/95.

Sabato alle ore 18 sarà ancora storia, sarà GENOA-ROMA.

Partite giocate: 41

Vittorie Genoa: 21

Pareggi: 15

Vittorie Roma: 5

Ultima vittoria Genoa: 1994/1995 1-0 Skuhravy

Ultimo pareggio: 1992/1993 0-0

Ultima vittoria Roma: 1989/1990 0-2 ( 2 ) Voeller

Di FILA 60