venerdì, Ottobre 04, 2024 Anno XXI


Roma, novembre 2028.Giornata noiosa oggi, trascorsa quasi sempre in riunione. Per fortuna al giorno d’oggi le riunioni sono tutte in videoconferenza.

Tutta un’altra comodità, nevvero. Stai lì, apri il collegamento, e il sistema ti proietta in video nella sala riunioni telematica senza muoversi da casa. Non devi neppure sapere le lingue. Ci pensa il traduttore simultaneo integrato a metterti in comunicazione anche se talvolta i risultati sono esilaranti. L’altro giorno un collega indiano mi ha detto che potevo portagli quel varano di mia sorella, ma credo che fosse un difetto di traduzione. Meno male che stasera gioca la Roma e io ho già l’accredito per lo Stadio. Mi è costato un patrimonio, ma ne vale la pena. Ci giochiamo l’accesso ai quarti del campionato mondiale per club e l’avversario è di tutto rispetto: il ManUt di quella vecchia cariatide di Sir Alex. Sono molto eccitato, si è fatto tardi e devo prepararmi in fretta. In un battibaleno sono davanti alla consolle. Mi spoglio e mi infilo la tuta per il collegamento virtuale. Ho preso qualche chilo ultimamente e la tuta mi sta strettina, ma non ho voglia di cambiarla e poi con quello che costa una tuta nuova… sarà meglio che mi metta a dieta. Infilo il casco, abbasso la visiera e accendo il collegamento. Ecco, sono entrato allo Stadio. Sento già le voci e i cori, devo regolare meglio l’audio perché gracchia un po’. E’ meravigliosa la realtà virtuale! Mi giro e saluto il mio vicino di posto, sono anni che ci troviamo sempre lì e ormai siamo diventati amici. Distrattamente cerco di dare una controllata al mio aspetto. Sì sono sempre io, ovviamente in ologramma. Ho spedito al Sistema i parametri anni fa e certo non mi sono sognato di modificarli. L’olo ha ancora l’aspetto che avevo io a vent’anni, compresi i capelli, quelli che io nel frattempo ho perso, ma sono sicuro di non essere il solo a ricorrere a questi trucchetti… Devo ricordarmi di cambiare la sciarpa, il sistema di invecchiamento automatico computerizzato me l’ha ridotta male e poi non è aggiornata con il logo del nuovo sponsor della squadra e questo comporterà un aumento di prezzo del prossimo accredito. Ci tengono a queste cose, Loro. Mancano ancora una decina di minuti. Dalla curva partono i primi cori che il Sistema si affretta a modificare in linea con le nuove norme di sicurezza dell’accesso virtuale agli Stadi. Entrano le squadre ed è un tripudio di luci e di colori. Digito rapidamente sulla tastiera del mio polsino sinistro il codice corrispondente a “Roma Roma” e dal mio olo il coro si alza potente. Certo se non avessi inserito l’opzione “Andrea Bocelli” sarei molto meno intonato, ma finché si può approfittare di qualche optional a basso costo… Controllo la formazione della Roma e devo dire che stiamo veramente messi bene con i nuovi acquisti, soprattutto con il recupero di Bomber Pruzzo, la punta che ci mancava per essere una squadra imbattibile, accanto a Totti e Conti che svaria sull’ala.

Dite che non è possibile? Giurassici, ecco quello che siete! Eh già perché, come si dice, l’appetito vien mangiando…

Tutto è cominciato nel 2007, e all’inizio sembrava fosse uno scherzo quello del pubblico virtuale. E invece era solo un problema tecnologico e quindi di semplice soluzione. I tifosi fanno casino? Sostituiamoli con i loro ologrammi e il problema dell’ordine pubblico è risolto! Fanno casino anche da ologrammi? Basta escluderli dal Sistema con il daspo virtuale e non c’è problema. All’inizio in effetti è andata così. Stadi vuoti e giocatori in campo. Poi alla lunga si è detto: ma se in campo non ci sono gli spettatori perché ci dovrebbero essere le squadre? Meglio sostituire anche i giocatori con i loro ologrammi. E se sono ologrammi, perché devono essere giocatori in attività? Ogni volta il meglio del meglio per il pubblico del Campionato più bello del mondo. Del resto lo slogan delle televisioni di qualche tempo fa non diceva: non smettere di sognare? Ci si è arrivati gradualmente, ma il risultato è praticamente perfetto… Dite che così è tutto finto? Ma in quale mondo vivete? Perché secondo voi era più vero prima, con calciopoli, il doping e tutto il resto? E poi i teppisti, la scomodità… tutte cose ormai superate. Niente è più vero della realtà virtuale, lasciatevi servire!

E adesso non mi distraete, che inizia la partita. Adesso devo urlare Forza Roma! Strano, ho digitato correttamente, ma l’olo si rifiuta di urlare come vorrei… Deve essere il solito hacker da quattro soldi che si è intromesso nel Sistema. Pezzenti che non hanno i soldi per la realtà virtuale… Ma prima o poi li pigliano quegli ingenui romantici del calcio vero… Li pigliano e li sbattono dentro, quei teppisti da strapazzo… Criminali, ecco cosa sono! Come osano continuare a mettere in discussione il Campionato virtuale più bello del mondo? Ancora illusi che si possa ritornare come prima, a tifare allo Stadio con i giocatori veri e tutto il resto… Si, prima o poi li prenderanno, quei pazzi di Core de Roma…

Marforio