lunedì, Settembre 23, 2024 Anno XXI


Da anziani frequentatori e conoscitori profondi delle borgate romane, ed avendo a lungo frequentato Tor Sapienza, ci permettiamo di formulare un’opinione sui recenti ( apparentemente ) fatti accaduti nella borgata collocata tra Prenestina e Collatina.

La scontata lettura dei media, dei soloni della comunicazione, dei politici d’accatto che si sono susseguiti in questi nello “struscio” a favore di telecamera, stride totalmente con una valutazione oggettiva delle tensioni ormai pluriennali che giorno per giorno si percepiscono sulla nostra pelle consumata di cittadini romani.

Soltanto il pensiero o l’ipotesi che il germe del RAZZISMO si sia impadronito di noi romani, fa vomitare, e chi le coltiva e le cavalca e’ un povero scemo. 

Gli imbecilli che dalla tv o dai siti o dai giornali ululano che in quel quadrante ( parola che fa cacare ) di Roma si vivano tensioni razziste non sanno di cosa parlano, ma siamo abituati a sentirci educare dagli ignoranti.

Trattasi di quartieri, borgate, non esiste nessun astratto quadrante. Chi vive a Tor Sapienza ha problemi che nella quasi confinante Torre Maura sono completamente diversi, o nella attigua Tor Tre Teste quasi inesistenti.

La questione dell’origine del problema è semplice.

Concentrare campi Rom, centri accoglienza rifugiati ( sarebbe utile capire caso per caso rifugiati da cosa ), in borgate di già sofferenti di loro, per motivi abitativi, lavorativi, di viabilità, di socialità in genere, è CRIMINALE.

SOLTANTO LE ULTIME ILLUMINATE AMMINISTRAZIONI DI ROMA NON POTEVANO CAPIRLO.

Oppure lo hanno capito sin troppo bene, mandando al massacro reciproco cittadini romani di borgata contro Rom e rifugiati. Quella via, quella borgata, rimarrà una delle pagine emblematiche di cosa sia diventata Roma, che nessuno volti il capo altrove.

L’amarezza, il dolore, che proviamo nel vedere e nel percepire su noi stessi che sia diventata la nostra amata città, ci piega, ci ferisce nel più profondo.

Ma ad allargare e cospargere di sale la ferita, ci si aggiungono le VERGOGNOSE passerelle di personaggi politici, romani e no, che si sono precipitati ad esibirsi a favore di telecamera.

I Borghezio, le Meloni, i Marino ( citato da ultimo per la mediocrità assoluta che esprime ) ammucchiati in discesa a favore dei flash, sono i primi e veri responsabili di come la COSA PUBBLICA e la qualità indecente della vita a cui sono condannati troppi cittadini romani, sia stata martirizzata una e prodotta l’altra ad arte, nel gioco delle parti di una politica fatta di INFAMI, BANDITI VERI e PAPPONI.

Noi siamo e saremo sempre a favore di Roma, di quella Roma in cui siamo nati, vissuti, in quella Roma sofferente che si trascina su se stessa, abbandonata come a nessuna capitale europea accade.

Roma è stata sempre tolleranza, accoglienza,  Roma è stata ROMA CITTÀ APERTA.

Ora è tutto finito, per colpa di una classe politica cinquantennale che meriterebbe Il giudizio del TRIBUNALE DEL POPOLO.

I nostri figli sono cresciuti insieme e figli di ogni etnia, scambiando con loro la merenda e i calci in culo.

Non vi permettete di parlare di RAZZISMO, ma RESTITUITECI ROMA, al netto dei nostri diritti e dei nostri doveri, al netto di Rom che ti entrano in casa e presunti profughi che tentano di violentare le nostre donne.

Il TEMPO è SCADUTO.

RIDATECE ROMA.

ROMATTO

Associazione CoredeRoma.