lunedì, Settembre 23, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

E’ la vigilia di Roma-Fiorentina, ritorno degli ottavi di finale di Europa League. Si riparte dal risultato di 1-1 dell’andata allo stadio Franchi. Garcia incontra i giornalisti in quel di Trigoria prima dello svolgimento della rifinitura da parte della squadra. Ecco le dichiarazioni integrali dell’allenatore giallorosso, trascritte fedelmente, parola per parola, ascoltando l’audio della conferenza:

Rudi GarciaPochi giorni fa ha detto che sarebbe arrivato lo scudetto e che sarebbe rimasto a lungo sulla panchina della Roma, dopo la sconfitta con la Sampdoria ha dichiarato di essere pronto a mettersi in discussione a fine stagione, è cambiato qualcosa tra lei e la squadra?
Non è una contraddizione essere ambizioso, voler vincere, e quello che ho detto contro la Sampdoria. Io volevo rassicurare l’ambiente, non sarò mai un peso perchè ho imparato a innamorarmi di questa Roma, il giorno che capirò di non essere più utile o di non essere più una plusvalenza per il club mi farò da parte, ma fincheè i giocatori mi seguono e ascoltano le mie parole io devo assecondare il mio sogno di vincere qui, perchè sono arrivato qui per questo e sogno di farlo. Con questa squadra e in questa piazza, la più difficile del mondo, è ancora possibile vincere. Ogni anno si fa un blancio a fine stagione.

Manca qualcosa nello spogliatoio? Una sedia?
Lo spogliatoio è sacro e ciò che dico all’interno rimane all’interno. Nello spogliatoio non ci sono sedie, solo panchine

Iturbe e Gervinho hanno dei numeri impietosi, ma continuano a giocare titolari. Li sta aspettando? Sono la soluzione migliore in questo momento?
Sono due situazioni diverse, in campionato devono segnare di più e hanno il talento per farlo. Se parliamo dell’Europa hanno segnato parecchio, soprattutto Gervinho, perchè Manuel si è infortunato per molto tempo. Abbiamo altri giocatori importanti in attacco, ma Gervinho è lo stesso che faceva alzare in piedi l’Olimpico per le sue qualità, deve ritrovare in campionato lo spirito che ha in Europa. Iturbe è stato molto tempo infortunato e ha lavorato sempre per ritrovare la forma fisica, perchè per lui è importante essere al 100% per esprimersi al meglio, ma io ho totale fiducia in questi due giocatori come in tutta la squadra.

Si sente responsabile per la situazione della Roma? Dove ha sbagliato?
Io non eccedo mai in euforia e non eccedo in pessimismo. Sono tranquillo e positivo perchè, come ha detto Seydou, dopo la pioggia viene sempre il sole e dobbiamo tornare in alto con le nostre forze. Vi chiedo solo di lasciar tranquilli i giocatori, io mi prendo tutte le colpe ma lasciate lavorare i giocatori, poi i conti si faranno alla fine. Sembra che stiamo retrocedendo e non lottiamo su nessun fronte, ma non è così: domani c’è un match fondamentale e abbiamo la voglia di superare il turno. L’unica motivazione che abbiamo per domani è passare il turno. L’unica cosa da fare è concentrarsi e voglio che i miei uomini abbiano la testa tranquilla.

Perchè Roma le sembra la piazza più difficile del mondo?
Lo sapete bene perchè, ne fate parte, non c’è nulla da spiegare. Questo non è importante, l’importante è il match di domani. Ne parleremo a fine stagione, anzi all’inizio della prossima”

Spesso gli avversari hanno capito come giocava la Roma, ha mai pensato di cambiare l’assetto della squadra?
In queste ultime settimane abbiamo usato 3 differenti moduli di gioco, ma questo non fa la differenza, la differenza la fa una palla che entra o non entra. Ripensando alla gara con la Samp, credo che abbiamo pareggiato altre partite giocando meno bene, ma il calcio è così: certe volte la palla non entra. Il problema della sconfitta dell’altra sera è il modo in cui è arrivata, cioè dopo gare di basso livello e non voglio che i giocatori pensino che è tutto da buttare, dobbiamo concentrarci sulle cose positive e possiamo uascire da questo momento solo appoggiandoci al gioco, perchè il gioco è fondamentale, oltre al sostegno dei tifosi

La piazza è particolarmente difficile per gli allenatori?
Non lo so, forse lo è anche per i giocatori. Noi lottiamo contro questa cosa, ma non pensate che mi arrenderò al primo momento di difficoltà, mi auguro di affrontarne altri in futuro, ma non in questa stagione, perchè abbiamo già dato. Dopo la sconfitta con la Samp, finchè l’arbitro non fischia la fine dell’ultima partita, io ci sarò per la squadra, perchè sono il primo sostenitore della squadra.