Come si fa a dar torto a Giacomo Pallotta da Boston?

Passano i giorni, ma cresce la convinzione e la certezza: siamo un branco di Idioti Irrecuperabili.

Già di per sé pensare che il giUoco del calcio sia materia di sport e, quindi, esercitarci nella vocazione del tifoso, dà il senso della misura del nostro idiotismo militante.

Di conseguenza fasse sceje pure dalla Roma come tifoso, o sceglierla (nei rari casi succeda), aggrava la posizione del soggetto.

La media dell’anni nostri non è proprio verde, dimo che qualche pelo bianco ce l’avemo, saranno 40 anni minimo che spennemo amore, sentimento, bile, sordi e vita appresso alle sorti giallorosse, mica ce l’ha raccomandato er pediatra… No.

Alti e bassi (tanti) e pure tanta mediocrità. Tanti presidenti pezzenti e un paio boni, forse 3.
Adesso, però, scoprimo che l’IDIOZIA che ce pervade ci ha una cura: le sapienti iniziative del Sor Pallotta, affinché a breve termine si materializzi quel FUTURO RADIOSO imminente e certo.

Potemo dubitanne? Giammai.

Allora sapete che ce sta de novo? Me autodenuncio e se autodenunciamo: semo Idioti e Cojoni e se semo pure rotti er cazzo.

Visto che l’eloquio medio delle parti ormai è questo, una chiosa ce sta bene:

a Sor Giacomo, caccia li sordi e facce una squadra seria, se no vattene affanculo te e l’America.

Forza Roma.

Romatto