mercoledì, Ottobre 02, 2024 Anno XXI


da lasignoraingiallorosso.it

Tifosi del CataniaNon sono mancate le polemiche nel dopo partita di Catania-Roma. Tensione palpabile fin dalle prime battute, con alcuni duri interventi sul terreno di gioco (nervosissimo Mexes, che ha rischiato il rosso, ma anche De Rossi, indispettito da alcuni atteggiamenti provocatori degli avversari) e la solita folla di persone a bordo campo ad incitare la squadra di casa. Scintille al triplice fischio, con parole grosse e qualche spintone nel tunnel che conduce i giocatori negli spogliatoi, mentre il tecnico degli etnei, Walter Zenga, ha avuto un diverbio con un componente dello staff romanista ed e` stato trattenuto da alcuni addetti tecnici della sua squadra. Alla fine, Spalletti dirà che si è comunque rimasti nei limiti della normalità. Meno concilianti Brighi e Perrotta, che nelle interviste del dopo partita hanno lamentato il clima poco sereno che si respira, ogni volta, dalle parti del Massimino. La risposta, piccata, di Pulvirenti non si è fatta attendere (“l`unico che oggi non poteva stare a bordo campo era Pradè”). Resta il fatto che a Catania troppe squadre, da troppo tempo, denunciano il verificarsi di episodi che con il calcio dovrebbero avere poco a che fare.

M.Ros.

da ilmessaggero.it

A Catania, brutte storie e brutto calcio romanista. Il campo è come la piazza principale di Marrakesh: si trovano tutti da quelle parti e attorno al terreno c’è più gente che sugli spalti. Si denunciò già l’anno scorso, quando giocatori e tecnici della Roma capirono che non sarebbe stato il caso di vincere. La situazione ambientale spiega l’orribile finale, con botte, insulti, spiate, provocazioni, fughe. Ma non spiega la partita della Roma, che, uscito Totti (speriamo bene), anziché raddoppiare energie, ha chiesto la carta d’imbarco per volare via. Per rimettere insieme i cocci solo sul tre a zero, quando ha segnato due reti appena appena scaldandosi.

Roberto Renga

da Il Messaggero – calciomercato.com

Catania, solito inferno. Ancora Far West al Massimino: caccia all’uomo nel dopo-partita. Agguato nel tunnel, spuntano un paio di forbici. Insulti e minacce ai giallorossi, gli steward aspettano soprattutto Mexes. Addirittura uno di loro (sembra) con un paio di forbici.
I precedenti: quell’aggressione all’Albinoleffe.