domenica, Settembre 08, 2024 Anno XXI


3 punti e a capo…

11349070_10206970388201042_262260484_nFinisce cosi’, ufficiosamente, una delle stagioni piu’ chiacchierate, travagliate e controverse della nostra storia recente.

Finisce come doveva finire.
Ognuno rimesso al suo posto, polli allo spiedo serviti per cena e tutti vissero felici e contenti.

Contenti? Non scherziamo. Il secondo posto era l’obiettivo minimo di una stagione nata con ben altri sogni e obiettivi.
Incidenti di percorso, infortuni, incompetenze tecnico-tattiche-atletiche, scarso impegno, bidoni sopravvalutati, societa’ latente e si, mettiamocela, sfortuna, hanno fatto il resto.

E ora si riparta da zero. Facciamo finta c’amo scherzato e riordiamo le carte in tavola.
Siamo tutti in discussione. Dalla dirigenza, calciatori e staff tecnico fino ai tifosi dell’ultima ora.
I primi si rendano conto di essere delle comparse momentanee. Passeranno dirigenti, calciatori, mercenari. E
nella maggior parte dei casi senza lasciare segni memorabili. Prima di pretendere, cambiare le regole, modificare la storia studino bene le loro mosse.

Gli ultimi, invece, si sveglino dal torpore in cui li ha imbambolati la societa’ moderna. Prendano La Roma e La Romanita’ per qualcosa di diverso da un puro atto consumistico e studino la storia e la tradizione per comprendere per cosa tifano, cosa spingono e cosa c’e’ da difendere. #NoiSiamoLaRoma e’ uno degli ashtag dell’era moderna piu’ azzeccati. Diamogli il significato e il contenuto che merita.
Riportiamo fuori (Campo Testaccio) e dentro lo stadio (Curva Sud, Simbolo), la tradizione che ci rappresenta.

Infine, e non e’ da poco visti i tempi, si prendano da esempio le dichiarazioni post partita di Daniele De Rossi.
Una ventata di onesta’ e chiarezza. Una doccia fredda in faccia a chi non riesce proprio a vedere le cose come stanno.
“C’abbiamo messo il cuore, la passione e l’orgoglio. Niente piu’. Per il resto, a volte (spesso), abbiamo fatto davvero cagare”.
Amen.

Ne prendano atto, societa’, Sabatini e Garcia a partire dal primo giorno di ritiro e apertura del mercato.

Noi staremo sempre li. E ti seguiremo ovunque andrai. Stesso volti, stessi colori, stesso amore di sempre.

Due cose, per chiosare una stagione strana. Chi critica Totti sportivamente e non, non merita il diritto alla parola. Se da una guida si deve ripartire, si riparta da lui. Difendendone le prestazioni, salvaguardandone l’impiego, assicurandogli la discesa che si merita.

L’ultima cosa, e’ un piccolo messaggio in codice per i dirimpettai in piena crisi isterica; S.confitta O.norevole C.oriacei A.vversari.

Ad maiora

Giacomo Serafini