domenica, Settembre 08, 2024 Anno XXI


La riunione di condominio.

In ogni riunione di condominio che si rispetti, da che mondo e’ mondo, ci sono almeno 4/5 figure chiave.

L’Amministratore; di solito figura diplomatica, tuttofare e parecchio scaltra (o truffaldina, checchè significato gli si voglia attribuire). Puo’ o non puo’ abitare nello stessso stabile. Spesso sceglie di starne lontano. Per essere il piu’ neutrale possibile.
Questo a volte pero’ crea una lontananza incolmabile perche’ lo stesso non capisce davvero i problemi di cio’ che amministra.
Il Portiere; attento guardiano e coordinatore delle entrate e delle uscite dei condomini, sa tutto di tutti e protesta incondizionatamente per qualsiasi cosa. E’ la figura isterica. Uomo o donna senza divisione di generi. Si schierera’ a seconda della simpatia. E di dove tirera’ il vento, del portone lasciato aperto.
I due condomini che litigano; per qualsiasi motivo, col viso raggrinzito e ancora incattiviti dalla riunione precedente, litigano su tutto. Dai rumori dei tacchi allo sbattere delle porte. Sono di solito le figure chiave delle riunioni. C’e’ chi vi partecipa solo per vedere come andra’ a finire.
Per concludere la descrizione perfetta manca il condomino che si addormenta; stanco della giornata e delle tediose argomentazioni inutili, alla lunga, si apparta in un angolo e cede a Morfeo, disperato.

In questo ultimo weekend pallonaro, questo grottesco teatrino dei tempi moderni, fotografia di vizi e virtù di una piccola comunità, ci si e’ ripresentato davanti agli occhi in modo quasi inaspettato, ridicolo e fastidioso al tempo stesso.

Il referto della riunione riporta che mentre l’Amministratore, adducendo a motivi professionali di interesse personale, si e’ ben visto da presentarsi alle ultime due riunioni, la cui penultima di importanza fondamentale per definire le posizioni contrattuali di 2o e 3o piano, i due Condomini, storicamente litigiosi, se la siano data di santa ragione strillando a destra e manca istericamente le proprie ragioni.
Monsieur Garcia, distinto signore francese che occupa l’attico, si lamentava infatti che, nonostante il costo esorbitante della recente ristrutturazione, di cui pare abbia pagato lui piu’ di tutti di tasca sua, l’ascensore non lo porti ai piani alti in modo abbastanza veloce. Lamentava, tra le altre cose, che lo stesso si sia piu’ volte bloccato lasciandolo a piedi. Povero. Il Signor Sabatini invece, il cui vizio principale e’ quello di lasciare montagne di “cicce-rifiuto” nel vaso dell’atrio, gli rispondeva che invece quei soldi erano stati spesi bene e che piuttosto il problema sia nelle aspettative dell’occupante dell’attico. Troppo elevate. Tuttavia Sor Walter, che gia’ promette sornione altri montagne di cicce e fumo vacuo (facendo preventivamente incazzare il Portiere), era dei due questa volta il piu’ moderato, arrivando addirittura a fare ironia sull’ultima festa di quartiere, a detta sua, mal organizzata da Rudi, distratto.
I due, in silenzio, pare si siano infine allontanati, con indifferenza reciprora che non promette niente di buono, dandosi appuntamento alla prossima riunione.

Di questo scenario da Far West, il Portiere, sornione speculatore, non poteva che trarne beneficio. Raddoppiati se non triplicati i tempi delle chiacchierate tra un Buongiorno e Buonasera. Si narra gia’ di storie e legende che la meta’ basterebbero per una trilogia di Tolkien.

Mestamente, tra il rumore, le urla, il chiacchiericcio e il nulla, in fondo alla stanza, direzione Sud, fa invece capolino la capoccetta dell’indomito Condomino Stanco. Sempre presente, per carita’, di questi teatrini lui, piu’ anziano e longevo abitante dello stabile, non se n’e’ perso nemmeno uno. Fin ora. Solo che e’ stanco. Lo e’ sempre stato, un po’ per natura e un po’ per carattere. Solo che stavolta, con un occhio aperto e l’altro chiuso, se la ride sotto i baffi. Aspettando che si spengano le luci e di tornare a casa. Fiducioso, come sempre, che l’Amministratore porti nuove, sostenibili idee, che l’ascensore salga piu’ veloce, che il Portiere smetta di chiacchierare e che finalmente, dopo anni, la pianta dell’atrio sia sgombra di rifiuti.

Chissa’. Chi vivra’ vedra’.

Forza sempre Grande Roma.

Ad maiora.

Giacomo Serafini

ps: “Signooora! non sbatta il portone. E che caz.”