lunedì, Settembre 23, 2024 Anno XXI


da ROMA TV – laroma24.it

I nuovi arrivati in casa Roma Darcy Norman e Ed Lippie hanno rilasciato alcune dichiarazioni al canale tematico giallorosso nel terzo giorno di ritiro per la Roma in quel di Pinzolo. Ecco le loro parole:

Darcy NormanQuali sono le prime impressioni su questa nuova esperienza?
Norman: Sono tutti molto gradevoli, oltre che grandi professionisti. Non vediamo l’ora di entrare nel vivo della stagione.

Si è parlato molto della nuova tecnologia e dei vostri nuovi metodi di lavoro, di un “Norman Show” e di un “Lippie Show”. Cosa ne pensate?
Lippie: Innanzitutto si tratta di un “Roma Show”. Capiamo l’interesse dei media, la curiosità sulle nostre metodologie di lavoro e sulle novità tecnologiche introdotte, in realtà si tratta solo di ricavare informazioni che siano il più oggettive possibili per stilare programmi di lavoro personalizzati, per permettere ai giocatori di esprimere il loro potenziale.

Si è parlato della tecnologia, di cosa si tratta nello specifico?
Norman: La tecnologia serve soprattutto per avere dati oggettivi, il tutto è finalizzato a prendere decisioni ponderate e consapevoli, le migliori possibili. Ovviamente il calcio è andato avanti senza tecnologia, perfettamente e con grande successo. Questi strumenti ci aiutano a rendere più efficiente il nostro lavoro, per poter destinare maggior tempo al recupero e al riposo, due fattori importanti. Aiutano lo staff ad essere più efficiente, ma soprattutto i calciatori, per formarli e farli essere più consapevoli di alcuni aspetti che magari finora hanno limitato il loro potenziale. A proposito di GPS, semplicemente è uno strumento che permette di fare quelle prove che possono essere fatte su ciascun calciatore. Ma l’obiettivo finale è vincere le partite sul campo.

Riposo, alimentazione, dati del GPS. Tutto cio’ permette di valorizzare le prestazioni dei singoli?
Lippie: Naturalmente ci sono dei denominatori comuni sugli atleti, ma attraverso dei test e l’utilizzo di tecnologie cerchiamo di riscontrare delle asimmetrie tra i vari giocatori, in modo di migliorare le prestazioni dei singoli sul campo.

Come viene integrato il vostro lavoro con quello di mister Garcia?
Norman: Diventa uno show quando sugli spalti ci sono molti spettatori, ma è il lavoro che si svolge tradizionalmente in ritiro per migliorare la condizione fisica e l’efficacia dei movimenti dei giocatori. E’ un lavoro integrato ovviamente. Si integra intervallando degli scatti con, magari, dei lavori di finalizzazione o, magari, concludendo con la corsa. E’ un lavoro integrato dove serve molta comunicazione e, sino a questo momento, l’intesa non potrebbe essere migliore, sono certo che continueremo su questa strada.

Lavori in corso a Trigoria che riguardano la palestra e le strutture?
Lippie:
E’ vero, siamo stati coinvolti direttamente dalla società nei lavori di riqualificazione a Trigoria, perché ben si sposa con la nostra filosofia di lavoro. La palestra sarà pronta prima del rientro dalla squadra dalla tournée. Sarà un impianto al servizio della squadra e aiuterà i giocatori ad esprimere il loro potenziale.

Chi è il più cattivo dei due sul campo?
Norman: Qui nessuno è più cattivo, siamo qui per aiutare e creare un ambiente di lavoro stimolante e gratificante. C’è tanta negatività nel mondo, non serve metterne altra anche nel calcio. Non si fa crescere una pianta gridandole contro, ma dandole luce e innaffiandola. Ecco, noi siamo al servizio dell’allenatore e di tutto lo staff.

Avete avuto tempo di girare per Roma?
Norman: In realtà siamo stati parecchio impegnati nell’ultimo mese, siamo usciti solo per qualche cena fuori. E poi Roma è una città così fantastica che sono sicuro che nemmeno i romani ne conoscano ogni scorcio. Spero ci sarà l’occasione di conoscerla meglio.