domenica, Settembre 08, 2024 Anno XXI


Lentamente, ma inesorabilmente, si arriva alla scontata conclusione che anche alla Roma il LAVORO paga.
Stranamente l’ambiente, i tifosi, i media e il traffico sul GRA non incidono più come fattori ostativi del prodotto ROMA.

La partita di ieri sera è il coronamento del primo nuovo periodo Spallettiano, conseguente alla catastrofe ultima causata dal totale distacco tra società, allenatore e giocatori che, non dimentichiamolo mai, sono coloro che vanno in campo a calciare la palla.

Detto ciò, resettate una decina di partite scellerate ed offensive, ci godiamo la nuova Roma da combattimento.
Si parte da una scelta di base molto originale, con un attacco basato su incursori rapidi e tecnici. Calcio veloce, intenso, cattivo, preciso e pieno di grinta. Quello che cercavamo ora ce l’abbiamo, una gran bella Roma.

Nulla si è fatto, il risultato minimo accettabile è il terzo posto e tanto manca per ottenerlo, ma ad ogg nulla è precluso. Servono risultati, incassi, soldi della CL al fine di ricostruire una realtà capace, finalmente (dopo anni di tentativi vani), di stare stabilmente al vertice del calcio italiano ed europeo.

Pallotta, presidente sui generis ma indubbiamente simpatico, prenda decisioni ferme su dirigenza e staff, le questioni Totti, Bruno Conti e Sabatini vanno risolte in fretta, senza che diventino “casi” che intralciano il lavoro e l’armonia fra le componenti. Decisioni che devono tenere presente il valore della STORIA DELLA ROMA, di cui Francesco e Bruno rappresentano due pilastri.

In merito a Sabatini il discorso è semplice, messo a fare il suo lavoro di mercato può e deve restare, caricarlo di troppe responsabilità dirigenziali lo stravolgono, rendendolo dannoso. Due parole sui due acquisti di gennaio, Perotti e Faraone. Personalmente, non ricordo giocatori arrivati senza fanfara e caroselli presentarsi con questi risultati e con questi numeri. Strabilianti per qualità, per impegno e serietà dimostrata in campo e fuori. Due esempi da seguire, nonostante le chiacchiere che li precedevano. Manca, purtroppo, una componente fondamentale per tornare ad essere GRANDI: LA CURVA SUD.

MANCA E MANCHERÀ FINCHÉ NON SARÀ RIPRISTINATA LA NORMALITÀ NELL’USUFRUIRE DELLO STADIO. FINCHÉ NON SARANNO TOLTE QUELLE INSULTANTI BARRIERE. FINCHÉ NON TORNERÀ AD ESSERE UN PIACERE TRA AMICI PARTECIPARE AL TIFO. FINCHÉ UN FUMONE (non un’atomica) NON SARÀ DEPENALIZZATO COME OVUNQUE SUCCEDE. FINCHÉ NON LA FINIRETE DI CONSIDERARCI TUTTI DEI CRIMINALI DA STADIO.

SIAMO DEI TIFOSI, DI CURVA E NON SOLO.

VOGLIAMO NOI PER PRIMI TORNARE A TIFARE LA NOSTRA ROMA E LO FAREMO SOLO QUANDO NON SAREMO DISCRIMINATI COME TIFOSI E COME PERSONE. LIBERI DI TIFARE E DI PARTECIPARE, SENZA LEDERE I DIRITTI DI NESSUNO, MA ANCHE SENZA ASSURDE LIMITAZIONI E RIVOLTANTI BARRIERE.

FORZA ROMA SEMPRE

Romatto

CoredeRoma