Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke venerdì, 7 Ottobre alle ore 02:57
da pagineromaniste.com Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, è intervenuto in conferenza stampa, accompagnato dai dirigenti Mauro Baldissoni, Tonino Tempestilli e Bruno Conti, per spiegare il suo addio al mondo giallorosso. Queste le sue parole: Inizia Sabatini: “Intanto grazie, mi fa piacere che siete in molti. La prima volta che sono entrato qui c’era alta pressione e stavo meglio, ora l’umidità mi comprime. Con l’alta pressione pensieri e parole venivano più efficacemente, ricordo male la mia prima conferenza stampa, a quello faccio riferimento. Avrete cose da chiedermi, non è un bilancio definitivo, non è un consuntivo, la squadra è ancora in attività, ci sarà un’assenza fisica, ma una presenza intellettuale e psicologica, starò dietro a tutto quello che succederà, mi sentirò partecipe. La supposta sconfitta sul fatto che non abbiamo vinto può essere ancora ribaltata. La squadra è competitiva, allenata in maniera perfetta da Spalletti, si può fare bene in campionato. Ho fatto un ciclo lungo di 5 anni, con un’osservazione che faccio costantemente dentro di me: abbiamo una struttura che funziona, di gente che sa quello che fa. Da un punto di vista emotivo è mancata la convocazione al Circo Massimo dei tifosi della Roma. Non era tanto un sogno, ma una speranza che si è accesa saltuariamente rispetto alle squadre scese in campo in questi anni. Ho pensato che prima o poi le squadre di questo quinquennio avrebbero potuto competere per un risultato eclatante, la vittoria dello scudetto. E’ un grande rammarico, c’è frustrazione per questo. Ma non è rabbia, è una tristezza cupa, probabilmente irreversibile, a meno che non ci sia uno scatto immediato in questa stagione. E’ una tristezza quieta, crediamo di aver fatto il massimo, non mi vergognerei di questa Roma, sono anni che siamo competitivi, abbiamo fatto due secondi e un terzo, con un allenatore, Spalletti, che considero straordinario e con un gruppo competitivo. Io sono stato il direttore sportivo della Roma, lo sono stato esclusivamente, ho annullato totalmente la mia persona fisica e giuridica, non ho fatto niente se non il direttore sportivo della Roma. Non ho mangiato, scritto, urlato, litigato, senza sapere di essere il ds della Roma. Questa esperienza è stata la vita, non una frazione di vita. Quello che è successo prima nella mia vita è totalmente opacizzato, vedo solo la Roma e sento di aver vissuto per la Roma. Sono geloso di questo sentimento, sono anche preoccupato che quello che verrà dopo sarà difficile da affrontare, questa è stata la mia vita, non un brandello di vita.” Cosa porta con sé di questa esperienza alla Roma? C’è tanta gente del club qui in conferenza… I tre momenti più belli di questa esperienza? Totti è un blocco della massima espressione degli altri calciatori? Come si concilia il suo percorso sul mercato con il percorso tecnico della squadra? Sabatini chiama una pausa sigaretta: “Mi fate fumare una sigaretta? Mi faccio due tirate fuori e sarò più efficace“. Ma per motivi televisivi rinvia la pausa. In relazione alla schizofrenia: è difficile trovare un giudizio così schizofrenico sulla sua persona? Le è capitato di sbattere i pugni per un giocatore? Si è venduto l’anima ai padroni? Le proprietà straniere non sanno quello che comprano. Pallotta si è reso conto di cosa ha comprato? Sa cosa significa la Roma? Pausa di un paio di minuti per una sigaretta. Lei ha parlato di una società molto in salute, ma perché lascia la Roma? Pensa di aver concluso un certo tipo di percorso, come quello dei rinnovi? Lei viene sostituito da una macchina quindi? Ci spiega il ruolo di Baldini? C’è già una destinazione per il suo futuro? Lei disse di non affezionarsi ai calciatori, non pensa che in questo caso la Roma abbia sbagliato bersaglio visto lo stadio sempre più vuoto? Non manca questa affezione della gente per i calciatori? Le è mai capitato che qualcuno le suggerisse chi comprare? Chi avrebbe voluto tenere ma l’ha dovuto cedere? Chi avrebbe voluto comprare e non ci è riuscito? Ha la sensazione che Pallotta si sia stufato della Roma? |