domenica, Settembre 08, 2024 Anno XXI


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MONCHI A PREMIUM SPORT

Passo indietro doloroso, oppure tutto è possibile?
Siamo in un momento difficile, il risultato non è buono, ma fino a 10 minuti prima della fine era anche peggio. Adesso abbiamo qualche possibilità. Sarà difficile, ma dobbiamo provare a fare quello che abbiamo fatto con il Barcellona. Ho fiducia nella mia squadra, anche il Liverpool sarà più preparato. Saranno 90 minuti lunghi.

La Roma ha sottovalutato il Liverpool dopo i primi 20′?
Difficile trovare una spiegazione. L’atteggiamento iniziale è stato buono, dopo la prima azione loro abbiamo preso paura. E contro certe squadre è difficile sopravvivere a certi momenti. Adesso abbiamo un po’ di speranza, dobbiamo provarci fino alla fine e avere fiducia, siamo arrivati a questo punto e non possiamo fermarci ora. I tifosi saranno con noi.

MONCHI A ROMA TV

Come si spiega una serata del genere?
È difficile, sappiamo che loro nei primi 20 minuti hanno giocato, noi abbiamo avuto la capacità di controllarli. Ma nella prima azione con Mané è subentrata la paura e siamo usciti mentalmente dalla gara. Abbiamo fatto tutto male per prendere 5 gol, ma eravamo morti e poi abbiamo ripreso vita e dobbiamo crederci. Giochiamo all’Olimpico con 60mila tifosi e, 90 minuti con 60mila in casa, sappiamo che sono molto lunghi. L’abbiamo fatto una volta contro il Barcellona e,quindi, perché non farlo due volte? Dobbiamo crederci.

Qualche giocatore ha sentito la partita?
Difficile giocare una semifinale di Champions, credo sia stato un problema di testa, abbiamo sbagliato tanto e abbiamo cominciato a perdere la fiducia in noi stessi.

Secondo lei c’è la capacità caratteriale di ribaltare il risultato?
Penso di sì, l’abbiamo già fatto contro il Barcellona. Oggi vediamo tutto nero, ma dobbiamo prendere quello che abbiamo fatto con il Barcellona e continuare così. Non sarà facile, ma sarà possibile.

Barcellona diverso dal Liverpool.
Sì, ma nel finale abbiamo avuto 4-5 occasioni da gol, perché non farlo ancora? Dobbiamo sfruttare quello che creiamo e migliorare in difesa.

MONCHI IN MIXED ZONE

Sembra un male incurabile quello della Roma che ogni tanto si spegne
L’atteggiamento dei primi 20 minuti era buonissimo, ma è vero che, dopo la prima occasione avuta da Mané, siamo usciti dalla partita e abbiamo fatto tutto al contrario. Le marcature degli attaccanti erano sbagliate e abbiamo fatto male. Dobbiamo guardare avanti e capire se siamo capaci di migliorare.

Cambiare la mentalità è la sua vera sfida?
L’abbiamo fatto, siamo in semifinale di Champions. Forse manca un po’ di continuità in questa mentalità, ma ci stiamo lavorando. Dobbiamo trovare continuità nella mentalità vincente.

C’è stata qualche mancanza tattica?
La squadra ha iniziato la partita bene, dopo le loro occasioni è mancata fiducia e abbiamo perso dei palloni che sono mortali con una squadra come il Liverpool. Quando giochi con squadre così devi vincere il 90% dei contrasti, sennò prendi i contropiede.

C’è stata paura dello stadio?
E’ un problema anche di testa, ma non credo abbiamo avuto paura, molti giocatori hanno giocato in situazioni simili.

Si aspettava un Salah così?
L’ho spiegato 300 milioni di volte: se non l’avessimo venduto forse non saremmo qui, perché saremmo stati sanzionati dall’Uefa. E’ un giocatore forte e in fiducia, ora ha una squadra che è molto legata al suo modo di giocare.

DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT

Ottimi primi venti minuti, poi il Liverpool ha stritolato la Roma…
Siamo partiti bene, ma, se poi perdiamo tanti duelli difensivi su alcune palle leggibili… Perdiamo un po’ la testa, la capacità di rimanere in gara. Siamo andati in difficoltà.

Rimpianti per non aver cambiato prima?
Anche nei primi 20 minuti c’era equilibrio. I sistemi di gioco non contano quando perdi contrasti e palloni. Tutto il resto non conta. Poi aver messo qualche giocatore più lucido ha dato forza alla squadra. Ben venga questa reazione. Al ritorno ci dobbiamo credere.

Bisogna crederci comunque?
Assolutamente, altrimenti non puoi venire a fare queste partite. Nel calcio tutto è possibile. Sarà una gara differente rispetto a quella con il Barcellona, ma deve esserci il desiderio di ribaltarla. La squadra non ha avuto un buon impatto sulla gara, l’avevamo preparata diversamente.

Chiedeva lei ai suoi difensori di uscire?
È successo quando perdevamo palla in fase di sviluppo. Se loro ci concedono un 3 contro 3, significa che abbiamo qualità di sviluppare gioco. Loro hanno sfruttato il fatto che Manolas ha fatto girare l’avversario. Quando si va a giocare contro certe squadre, avevamo messo in preventivo questo. Abbiamo dimostrato di essere un po’ al di sotto rispetto alla nostra forza.

In base alla sua percezione, chance reali di poter recuperare la partita?
Il desiderio ci deve essere, dobbiamo crederci fino alla fine. E ci credo totalmente. Non bisogna buttarsi giù in certi momenti della gara, la squadra ha perso troppo la capacità di restare in gara. Ci siamo troppo disuniti. Mi auguro di vedere ben altra determinazione al ritorno.

Perché tanti duelli persi?
Hanno creato sempre superiorità numerica. Se non vinci i duelli, perdi le partite. In una semifinale di Champions trovi giocatori di qualità, anche tu li hai, ma oggi abbiamo perso tutti i contrasti in mezzo al campo. Accorciavamo poco con tutta la squadra, ma quando c’è una palla leggibile non puoi rimanere fermo ad aspettare. Erano situazioni facili, che un po’ abbiamo reso difficili.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Florenzi ha detto: “avevamo studiato tutto del Liverpool”, quindi cosa è successo?
Le partite non si vincono sulle lavagne, ma in campo, abbiamo perso tanti duelli e, quando lo fai, non hai la capacità di vincere. Loro hanno sempre vinto sulle seconde palle, abbiamo concesso troppo palleggio, dovevamo scappare prima e leggere meglio alcune giocate, abbiamo perso alcuni dribbling, la differenza la fa l’atteggiamento.

3-0 all’Olimpico, poi vinciamo la Champions, diventiamo imbattibili…
Dobbiamo tirare qualcosa in più, meno timore. È quello che voglio al ritorno. Dobbiamo avere desiderio di ribaltare, come fatto con il Barcellona: dobbiamo crederci. Voglio gente positiva che vuole il risultato. La Roma in semifinale non c’è mai stata e abbiamo la possibilità di fare un capolavoro. Possiamo farlo e già l’abbiamo dimostrato, dobbiamo ripeterci. Chi non ci crede, qui e fuori, può restarsene a casa.

Secondo lei, cosa è subentrato? Ci sono stati molti errori tattici.
Non siamo scappati con i tempi giusti, a livello tattico abbiamo fatto alcuni errori e siamo usciti mentalmente dalla partita. Colpa mia, non mi interessa nulla, mi prendo i meriti e anche le colpe. Oggi abbiamo preso i gol che abbiamo meritato, ma abbiamo dimostrato di avere un’anima e ripreso la partita.

La Roma sembra aver perso delle certezze in alcune situazioni. Perché esce fuori con tanta facilità?
È successo anche in campionato, poi oggi ho cambiato anche degli interpreti, ci mettiamo a pensare troppo a ciò che è accaduto prima, a pensare agli errori. Ad esempio, vinto un duello spalle alla porta con Salah, poi diventa difficilissimo.

Potevi far qualcosa prima nei cambi?
Si può fare tutto meglio prima, io sono il primo responsabile. Giusto prendersi le responsabilità, però adesso vogliamo viverla con l’entusiasmo di fare qualcosa in più, non con la paura di prendere gol. Poi puoi giocare come vuoi. Oggi avevamo qualche giocatore che ha subito la partita come Under, che a volte è stato determinante e oggi ha fatto fatica ad entrare in partita.

Ripartiamo dai 20’ iniziali e 10’ finali.
Poi obiettivamente abbiamo dato una mano a loro con i nostri errori, abbiamo fatto poco bene i compiti generali.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

La Roma ci deve credere? 
Deve esserci la speranza, altrimenti non facciamo questo lavoro. Deve esserci il fatto di crederci ancora e non parliamo di miracoli. Tutto questo nasce dal lavoro, come abbiamo fatto col Barcellona, ci dobbiamo credere col Liverpool, che ha caratteristiche differenti, ma noi ci dobbiamo credere, perché l’abbiamo dimostrato davanti al nostro pubblico, che sarà sicuramente numeroso, e ci dovrà appoggiare dall’inizio alla fine. Nella storia della Roma è la prima volta che arriva nella semifinale di Champions, è arrivata nell’80 e passa. Tante abitudini a queste partite non ci sono, però questo è un momento di crescita. Poi ribadisco per l’ennesima volta che non è finita e l’abbiamo già dimostrato in passato. Chi non ci crede può restare a casa. In generale ci dobbiamo credere, perché è giusto crederci. Siamo tutti rammaricati, io sono il primo colpevole di questa sconfitta, però in semifinale di Champions e questo lo vorrei ricordare.

FAZIO A PREMIUM SPORT

C’è margine per provare la rimonta?
Abbiamo segnato gli ultimi due gol ed abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo. Abbiamo sbagliato, ma dobbiamo continuare.

E’ successo qualcosa di importante in negativo? 
Pensiamo positivo, siamo guerrieri e lotteremo fino all’ultimo. Non è persa, lotteremo come sempre fino a qua. Con la nostra gente lotteremo fino all’ultimo secondo per rimontare questa partita.

Un caso che i due gol siano arrivati dopo l’uscita di Salah? 
No, abbiamo lottato tutta la partita, questo è il calcio. Non tutto è perduto, siamo una grande squadra e vogliamo arrivare lontano.

DANIELE DE ROSSI ALLA STAMPA

Salah?
Un grande giocatore, anche una grande persona. Pure se in una serata del genere, sono felice per lui. È migliorato molto negli ultimi 16 metri, sta diventando decisivo.

Rimonta possibile? 
Ci aggrappiamo a quello già fatto, che di sicuro ci dice che è possibile. Il diritto ed il dovere di crederci e provarci per noi e per la gente che vuole bene alla Roma. L’unica differenza è che il ko a Barcellona mi è sembrato sfortunato e dubbio. Oggi siamo partiti bene, ma poi abbiamo sofferto su quello che conoscevamo: la loro profondità. Ci servirà da lezione per il ritorno.

Una spiegazione tattica ai duelli persi?
Parlare di tattica senza aver rivisto la partita sarebbe sbagliato. E loro sono forti, hanno messo in difficoltà tutti. Abbiamo preparato una partita su una loro partenza forte e siamo stati bravi. Poi, nel coprire la profondità, siamo meno bravi. Ma è difficile farlo quando gli altri sono più veloci di te.

Per voi a centrocampo è stato difficile…
Tutta la squadra ha sofferto, abbiamo tutti quanti peccato di poca aggressività e loro hanno avuto tempo e modo di giocare. A centrocampo spesso ci hanno saltato, ma lo sapevamo che sarebbe stata così

Dopo Barcellona era più tonico nelle interviste, oggi lo sente di più il ko?
Sbaglia, perché ho parlato dopo Barcellona-Roma. La sensazione è che lì c’era da giocarsi una partita che ci era sfuggita di mano per sfortuna ed episodi. Oggi invece c’è stato un black out, ma questo ci deve servire per preparare la gara di ritorno. Noi siamo gli stessi, lo stadio sarà lo stesso. Dobbiamo ripartire da qua.

State pagando un po’ di stanchezza in campionato?
Stiamo pagando il fatto che ce la lottiamo contro due grandi squadra in campionato, come Inter e Lazio. La stanchezza non è fisica, perché la rosa è larga e gli ultimi risultati lo hanno dimostrato. Mentalmente la Champions ti distrae, ma non possiamo permettercelo, perché mancano 4 partite.

Cosa dici a chi ha comprato il biglietto per l’Olimpico?
Non serve affidarsi alla retorica. Loro ci hanno creduto da soli con il Barça, faranno la stessa cosa. Dovremmo far si che possano vivere una sera come hanno già vissuto. Non è impossibile.

(da laroma24.it)