venerdì, Ottobre 04, 2024 Anno XXI


da calciomercato.it

PANUCCI A TUTTO CAMPO: LIPPI, AZZURRO E SOGNO…

ROMA – È un Christian Panucci a 360 gradi quello che si è raccontato ai microfoni di ‘Sky’ durante la trasmissione ‘Attenti a quei due’, condotta dal duo Vialli-Rossi. Il difensore della Roma, autore finora di un eccellente inizio di stagione con la maglia giallorossa che gli è valso il ritorno in pianta stabile nel giro della nazionale azzurra, e un posto quasi assicurato per la fase finale degli Europei austro-svizzeri del prossimo giugno dopo il gol-vittoria in Scozia, parla a tutto campo della sua ‘infinita e sempreverde’ carriera nello sport più bello al mondo. Dai prossimi obiettivi futuri con la Roma, al rapporto con gli allenatori, dagli avversari più difficili da marcare, alla nazionale. Senza dimenticare la personale classifica finale del Pallone d’Oro 2007.

CAMPIONATO
“L’anno scorso non c’è stata lotta, quest’anno dovremo avere più continuità nei risultati per fare il salto di qualità sperando in qualche passo falso dell’Inter. Io preferisco sempre stare davanti, anche perchè un nostro passo falso adesso sarebbe più difficile da recuperare e quindi è sempre meglio stare davanti, così puoi autogestire il vantaggio. Noi ci sentiamo più forti dell’anno scorso, il mister cambia sempre due-tre giocatori alla volta, la squadra è cresciuta mentalmente così come anche i nuovi acquisti ci stanno dando una grande mano. Nell’Inter chiunque entra gioca bene: anche Pelè e Jimenez ieri hanno fatto una grande partita… A volte siamo anche più belli di loro, però loro hanno concretezza, anche quando non giocano bene. Noi quando non giochiamo bene, paghiamo”.

CHAMPIONS
“Trionfo europeo? Dovremo fare tanta fatica perchè la storia dice questo. Siamo un gruppo forte, importante, ma per arrivare in fondo ci vuole la mentalità. Noi ancora pecchiamo un pò di inesperienza». Quali sono le favorite alla vittoria finale? «Chelsea, Barcellona, Milan sono grandi squadre ma è difficile dire chi arriverà in fondo. Ci sono tante protagoniste». Tu hai giocato e vinto una Champions League con il Milan: è vero che al Milan puntano più alla Champions che al campionato? «Vedendosi staccati in campionato, potrebbe essere che puntino di più sulla Champions. Quando giochi nel Milan respiri questo messaggio, anche nei dirigenti. Si capisce che puntano alla Champions League. Il Milan con la Champions League ha un feeling particolare, nell’ambiente Milan si respira una voglia di essere protagonisti in Europa”.

ALLENATORI
“Il mio carattere? A volte si cerca di colpevolizzare i giocatori che hanno un carattere forte, come me, però si trovano anche allenatori che fanno i fenomeni e con i quali puoi avere alcuni scontri. Non voglio fare nomi, però ci sono alcuni allenatori che vogliono fare di testa loro, non cercano il rapporto personale con i giocatori. Io con Sacchi non ho mai litigato, l’unico con cui ho litigato è stato Lippi e in quell’occasione non ho collaborato molto. Lui voleva farmi giocare in un ruolo dove io non volevo giocare e da li è nato tutto. Comunque mi sono tolto una bella soddisfazione con la maglia del Real Madrid nel ’98 vincendo la Champions League proprio contro la Juventus di Lippi…“.

SINGOLI
“Preferisco marcare uno come Ibrahimovic che gioca fuori dall’area piuttosto che uno come Inzaghi che gioca dentro l’area. Per un difensore è più difficile marcare uno come Inzaghi che uno come Ibrahimovic. Le parole di Totti sul Pallone d’Oro? Francesco ha parlato secondo il suo modo di interpretare il calcio, Kakà l’ha messo tra i suoi favoriti e ha voluto specificare che i migliori per lui sono stati Kakà e Messi. Credo che sia giusto dare il Pallone d’oro a Kakà. Ha vinto anche la Coppa Campioni. Messi avrà tempo per vincere”.

L’AZZURRO
“Il gruppo di Euro 2008? È un girone difficile dove tutto può succedere, saranno partite belle, suggestive. Sarà importante la prima con l’Olanda. Noi siamo l’Italia, i campioni del Mondo, un gruppo che da quando sono arrivato, mi ha sempre dato dimostrazione di forza, un gruppo compatto. È stato bravo Lippi a costruirlo nel modo giusto. Se Donadoni mi ha chiamato al telefono? Donadoni mi chiamò un venerdì e mi chiese se volevo rientrare. Ricevendo la chiamata da una persona che stimavo, non potevo dire di no. Sono stato molto felice di tornare”.

SOGNO NEL CASSETTO
“La vita è stata un grande sogno per me perchè non avrei mai pensato di vincere così tanto. Il sogno che ho ancora è quello di vincere uno Scudetto a Roma. Con la coppia Totti-Vucinic possiamo volare verso il tricolore”.

(Giorgio Musso)