giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


Fonte: Romanews.eu
Rosella Sensi

La lettera integrale di Rosella Sensi agli azionisti dell’AS Roma, con la quale il Generale Ciro Di Martino ha aperto l’assemblea che si è svolta ieri 11 novembre 2008 a Trigoria:

Signori azionisti, signori consiglieri e carissimi giornalisti,
con grande rammarico sono costretta per improvvisi e temporanei motivi di salute a non partecipare ad un’assemblea molto importante, la prima dalla scomparsa di mio padre.
E il ricordo di Franco Sensi è il primo momento di riflessione che accompagna l’odierno appuntamento. Nel rivisitare l’impegno prestato dal presidente e i risultai che anche grazie ai sacrifici e alla passione dimostrati nel tempo sono stai raggiunti, non posso dimenticare con quale compostezza e calore questa città e tutti i tifosi hanno salutato l’uomo e il dirigente Franco Sensi.
Per questo ringrazio tutti gli azionisti della società in rappresentanza della nostra famiglia e di ogni sportivo italiano.
Se oggi possiamo parlare con grande soddisfazione dell’esito rappresentato nel rendiconto di bilancio, di una stagione tra le più brillanti della storia sportiva della Roma, lo dobbiamo alla continuità di una guida che ha saputo riaffermare nel tempo i valori della lealtà sportiva, valori ai quali intendiamo restare fedeli perché riteniamo siano l’essenza prima del successo e la base sulla quale edificare ogni opera positiva, costruire ogni opera positiva, sia nell’addestramento che nella promozione del più alto livello professionistico del calcio.
Il richiamo alla lealtà sportiva è importante perché da il senso di un denominatore comune al quale la nostra famiglia non rinuncerà per nessuna cosa al mondo al mondo.
Ma tornando all’appuntamento odierno, mi preme trasmettere a tutti voi alcune considerazioni complessive, a commento di questo ultimo anno di attività della Società e della primissima parte della stagione in corso.
Il difficile avvio del campionato non deve affatto farci perdere di vista i risultati ottenuti sia a livello sportivo che economico durante tutto l’arco del 2007/2008. Il motivo di maggiore rammarico è rappresentato proprio dal fatto di non poter condividere con mio padre la soddisfazione per aver iniziato a raccogliere i frutti di un faticoso lavoro da lui stesso intrapreso anni fa.
La squadra ha conquistato consensi e successi sia a livello nazionale che internazionale, mantenendo un livello altissimo per tutte le 56 gare disputate nelle quattro competizioni a cui ha partecipato.
In Italia, a detta di tutti i tecnici e dell’intera stampa, la Roma è la squadra che ha espresso il miglior gioco, offrendo performance straordinarie. Questo le ha permesso di contendere sino all’ultima giornata lo scudetto all’Inter dei campioni ed entrare (primato nazionale) tra le prime otto squadre in Europa. Inoltre, proprio battendo l’Inter, la Roma ha vinto la nona Coppa Italia della sua storia, risultato ancora più significativo considerando che anche nella prima delle 56 gare era stata superata l’Inter a San Siro, vincendo la Supercoppa Italiana.
La continuità e la qualità del gioco hanno consolidato la sua già forte immagine anche nel contesto europeo, dove la squadra dopo aver eliminato il Real Madrid ha avuto peraltro la sfortuna di incontrare nei quarti di finale quel Manchester United che è diventato assoluto denominatore della Champions League. E dunque la Roma ha saputo misurarsi alla pari con le maggiori realtà del panorama internazionale.
Si è trattato come detto, dopo le stagioni caratterizzate dalla vittoria dei tre scudetti, una delle stagioni più entusiasmanti in oltre ottanta anni di vita; un’annata in cui squadra e Società sono state prese a simbolo di efficienza, capacità e armonia, senza soluzione di continuità rispetto alle precedenti stagioni che hanno visto Spalletti alla guida tecnica.
Ai dirigenti, all’allenatore, ai giocatori, ai componenti dello staff tecnico ai dipendenti della società desidero inviare i più vivi ringraziamenti per aver portato in alto il nome dell’AS Roma.
Ringrazio, in particolare, i nostri tanti tifosi che, ancora una volta, si sono confermati una grande risorsa per questa società che mi onoro di rappresentare.
Ricordo i risultati conseguiti nella stagione 2007/8 non certo per nascondere le difficoltà che la squadra ha registrato in questa prima fase del campionato in corso – fatta eccezione per le prestazioni complessivamente positive in Champions League – alle quali hanno certamente contribuito una serie di circostanze, che solo in parte dipendono dalla nostra volontà.

Tuttavia credo si debba trovare giusto equilibrio nel formulare valutazioni e non arrivare ad affrettate conclusioni, dopo due soli mesi di attività. Se fino a ieri siamo stati una Società che ha preso decisioni giuste al momento giusto e se allenatore e giocatori sono stati considerati i primi della classe, mi chiedo come sia possibile che, solo pochi mesi dopo, tutto sia stato dimenticato. I fatti spiegano sempre la realtà delle cose o almeno aiutano a comprenderla. La Roma in questi anni è stata presa a modello non solo per il suo gioco, e tra le più belle affermazioni sportive ho piacere di ricordare il primato delle 11 vittorie consecutive, assoluto in Italia fino al 2006/2007, e assoluto ancora oggi per la nostra Società, conquistato in una stagione condizionata da alcune limitazioni ad operare sul mercato.
L’A.S. Roma di cui parliamo oggi è un soggetto in salute – e i dati di bilancio ne daranno dettaglio – che ha saputo mettere in atto un’efficace operazione di rilancio.
Il nostro bilancio è in attivo, ma ciò che conta ancora di più è che stiamo da tempo pensando al futuro sulla base di idee che, grazie a nostre ripetute sollecitazioni e iniziative, ora trovano anche il sostegno della politica.
La Roma è in borsa dal 2000 ma aspira dal 1980 a realizzare uno stadio di proprietà per puntare ad uno sviluppo programmatico in grado di dare ulteriore impulso al piano industriale illustrato proprio in occasione della quotazione in Borsa.
Il modello inglese, con l’utilizzo di un impianto in proprietà in quanto questo consentirebbe di creare un’area di forte attrazione, tale da accrescere già nel breve periodo il proprio valore sul territorio, ottimizzare l’impianto di gioco e i suoi spazi in base alle esigenze tecniche e televisive, organizzare attività di promozione e soprattutto creare forti prospettive commerciali e di sponsoring e tenuto in particolar modo conto delle esigenze dei nostri tifosi.

In questi giorni stiamo lavorando con grande attenzione per lo sviluppo di questo progetto. Ma già nel momento in cui è andata in Borsa la Roma ha indicato agli investitori quali positive e molteplici ricadute avrebbe avuto in breve la realizzazione dello Stadio. Altri investimenti di rilievo sono stati fatti con i contratti televisivi, con il lancio di un proprio canale televisivo tematico in grado di trasformarsi presto in uno stadio virtuale e, dopo l’accordo con la Rai, anche la realizzazione di una completa library giallorossa.

Stiamo già parlando del domani e la A.S. Roma SpA è pronta ad affrontarlo con ottimismo, partendo dai risultati finora conseguiti e dagli obiettivi che vuole raggiungere, mantenendo gli impegni presi con gli azionisti e con i propri sostenitori.

Vorrei inoltre cogliere l’occasione per invitare tutti affinché, nel fare informazione sull’A.S. Roma, vi sia un maggiore senso di responsabilità, in segno di rispetto non tanto per la Società, ma per i tanti tifosi che ci seguono e ci sostengono, ai quali noi tutti dobbiamo giusta attenzione e rispetto.

Mio padre ha saputo battersi anche duramente richiamando e pretendendo il rispetto, noi continueremo a farlo con toni differenti ma senza mai indietreggiare di fronte a nessuno, onorando la memoria e l’insegnamento di un padre.

Rosella Sensi