Sabato 27 marzo 1993. Centro sportivo Fulvio Bernardini a Trigoria. La Roma Primavera sta affrontando l’Ascoli. Nel primo tempo, Francesco Totti, giovanissimo “centrocampista con spiccate attitudini offensive” (la definizione è uspunta da Il Messaggero), segna un gol che poi risulterà decisivo. Vujadin Boskov, che sta assistendo alla gara, chiama vicino a sé l’allenatore dei giovani giallorossi, Luciano Spinosi: “Mi serve quel ragazzino per Brescia”, ordina lo jugoslavo. Così Totti viene sostituito nella ripresa e, quando i suoi giovani compagni sono ancora in campo, sale sul pullman della prima squadra, destinazione Brescia.
Domenica 28 marzo 1993. Stadio Rigamonti. Totti siede in panchina, sorridente e disteso (foto). La Roma, con Cervone; Garzya, Aldair; Tempestilli, Benedetti, Comi; Mihajlovic, Bonacina, Caniggia, Giannini (Salsano dall’83’), Rizzitelli, ha ampiamente schiantato le velleita del Brescia di Mircea Lucescu, così schierato: Landucci; Brunetti, M. Rossi; Domini, Paganin, Bonometti; Sabau, Schenardi (Piovanelli dal 75’), Raducioiu, Hagi (Negro dal 50’),Giunta. Nel primo tempo, infatti, al 22’ una folata di Caniggia per l’1-0, e una punizione bomba di Mihajlovic al 26’, hanno fissato il punteggio su un tranquillo 2-0. Continua >>
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