domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


Sono trascorse poche ore da una vittoria faticosa ma ricca di ossigeno, che subito i nostri eroi in mutande e scarpe colorate si apprestano a cimentarsi nell’ardua impresa di affrontare il BASILEA 1983, squadra che tutto il mondo tremare fa.

LA DOMANDA SORGE SPONTANEA, direbbe un venditore de fumo televisivo…
C’è da fidasse de sta ROMA? PARE POCO E NIENTE.

Sabato sera l’ennesimo incubo del quarto d’ora finale, con un Genoa davvero mediocre invitato
a gettarsi nella nostra area, Continua >>

Dopo tanti anni di romanismo vero, viscerale, passionale, ottuso e chi più ne ha più ne metta, siamo arrivati a quel punto di rottura che esula da qualsiasi tipo di abnegazione verso qualsiasi cosa o verso chiunque.

Ogni anno ci troviamo ad affrontare problemi inesistenti, che puntualmente rovinano il nostro campionato, come se fossimo stati stregati da una maledizione atavica che per chissà quale ragione si ripresenta ogni maledettissima stagione. Continua >>

Sono passate alcune ore e stiamo ancora qui con il dubbio se sia peggio lasciare a Napoli i tre punti o uscire dal campo accompagnati dalle note de “’O surdato nnammurato”. Per chi come noi, è inutile negarlo, un po’ per la città e per i suoi abitanti ci pende, la canzone sta alla napoletanità come le scurregge nei film di Thomas Milian stanno al Romanismo. Ma tant’è: tocca esse nnammurati per essere cornuti. Continua >>

Non c’entra nulla la questione bresciana anche se aver aspettato qualche giorno i suoi vantaggi ce l’ha. Innanzitutto quelli di uscire dal coro di tante voci irrochite dalla foga del dispetto, voci che non avevamo sentito con lo stesso timbro tutte le volte che la Roma nel passato aveva ed ha subito torti. Le porcate, per usare un termine tanto in voga di questi tempi, alla Roma sono cominciate da quel dì, regnava Viola e non si sono mai esaurite. Continua >>