giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


Corderoma ha una sua audience importante e variegata che l’ha costituita nel tempo come un punto di riferimento per la tifoseria romanista. Associata a questa visibilità ci deve essere, a nostro parere, anche un minimo di responsabilità soprattutto quando gli animi sono incendiati dalla delusione.

Eravamo andati, per esempio, in controtendenza a chi aveva salutato con favore l’interruzione della partita con la Sampdoria. Quel diluvio è stato invece una vera e propria iattura. Continua >>

Era, da ragazzi il gioco della parola più lunga della lingua Italiana. Ce l’aveva regalata Dante “Chi troppo in alto sal, cade sovente, precipitevolissimevolmente”.

Ora è la velocità con cui la Roma affronta la fine di questo suo ciclo, pensando che si possa sempre e comunque replicare il “miracolo” del cavare il sangue dalle rape, una volta che si è scoperto il trucco.

Purtroppo così non è. Continua >>

..Cantavano gli Sham 69 insieme ai tifosi delle “terraces” inglesi agli inizi degli anni 70.
Portato in terra capitolina e usato come metafora della partita allo Stamford Bridge sta ad indicare che…. Se stamo uniti, se remamo tutti dalla stessa parte, se se mettemo in testa che per ottenere un qualsiasi risultato nel calcio e nella vita bisogna sudare e sacrificasse, che se nun se pensamo de esse er Real Madrid perché nella bacheca nostra a parte la sfilata de portaombrelli (le coppe Italia come le chiamamo noi – nota per i pochi non addetti alla Romanità) ce sta solo polvere e sogni infranti, allora Continua >>

Se fossimo a Wengen sulla famosa Lauberhorn in compagnia di Kristian Ghedina ci sentiremmo un pochino più tranquilli.

Stiamo invece qua a Trigoria con Luciano Spalletti e la tranquillità comincia a venire meno. Continua >>